LA CAMERA DI COMMERCIO RISPONDE ALLA “LETTERA APERTA”

Con riferimento alla “lettera aperta” indirizzata dal Consorzio Isole Iblee, dall’associazione Federfarma e dal Centro Commerciale Naturale “Antica Ibla” al Presidente ed ai consiglieri della Camera di Commercio di Ragusa, la Giunta camerale nella sua riunione di ieri ha preso in esame il contenuto del documento ed ha inteso evidenziare la assoluta legittimità, opportunità ed inevitabilità del provvedimento adottato in occasione della predisposizione del bilancio per l’anno 2015 relativamente all’aumento del 20% del diritto annuale  dovuto dalle imprese per l’anno 2015.

“La delibera di aumento –sottolineano il presidente e la giunta camerale-  è stata adottata  regolarmente a suo tempo entro la data di approvazione del bilancio 2015, a dicembre  dello scorso anno, ed è stata preceduta dalla prevista acquisizione del parere da parte delle associazioni di  categoria del territorio che hanno unanimemente dato il loro consenso all’aumento stesso.

Tale esigenza infatti, peraltro già preceduta nel corso degli ultimi anni dall’aumento del diritto annuale nella misura  del 10%, si è resa inevitabile in seguito alla intervenuta decisione del governo   di tagliare del 35% per il 2015 (e poi del 40% nel 2016 e del 50% nel 2017) la misura dei diritti annuali dovuti dalle imprese, con la conseguenza di rendere i bilanci delle Camere di Commercio, in particolare in Sicilia dove i bilanci si fanno carico anche del pagamento del trattamento   pensionistico in favore dei dipendenti camerali già in quiescenza, nelle condizioni di non poter essere tenuti in equilibrio  senza fare ricorso all’aumento consentito dalla normativa vigente.

Per questo motivo il diritto annuale  è stato aumentato  per l’anno 2015 nella misura consentita  del 20%  da parte di tutte le Camere di Commercio siciliane,  anche nella considerazione che comunque si è determinato a carico delle  imprese iscritte un diritto annuale  inferiore a quello dell’anno 2014, per via della intervenuta riduzione a livello nazionale. In sostanza chi pagava cento euro  nel 2014 quest’anno dovrà versare alla Camera di Commercio la somma di 78 euro con una riduzione comunque  del  22%.

Solo in questo modo peraltro è stato possibile alla Camera di Commercio chiudere il bilancio dell’esercizio in corso con un sostanziale pareggio pur tenendo in piedi interventi economici in favore delle imprese e del territorio, quello che si definisce “programma promozionale”, nella misura di ottocentocinquantamila  euro, rispettando di conseguenza la previsione normativa che vuole che l’incremento eventuale del 20% (che per  Ragusa corrisponde a circa 700.000 euro) venga destinato ad iniziative per lo sviluppo socio-economico della provincia.

D’altra parte da tempo la Camera di Commercio ha attivato una politica di serio rigore nella gestione delle proprie spese, contenendo costantemente di anno in anno in modo sempre più significativo tutte le voci di uscita comprimibili, come peraltro dimostra ogni giorno l’attività della Camera e le modalità con le quali la stessa viene esplicata.”

 

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