LA BIOGRAFIA DEL SOLDATO OCCHPINTI

L’amministrazione comunale di Ragusa ha commemorato ieri sera nell’aula consiliare, dietro richiesta dei familiari, il soldato ragusano artigliere, Salvatore Occhipinti, medaglia di Bronzo al Valor Militare, morto a Cassibile il 10 luglio del 1943. A presentare la serata è stato il prof. Giovanni Iurato. “Questa serata non è una lezione di storia – afferma il prof. – non è neanche un dibattito sui fatti del 10 luglio del 1943, ma è soprattutto la commemorazione di un giovane che, purtroppo né ricordato dalla città né tanto meno dal resto della comunità ragusana perché il suo sacrificio purtroppo non fu conosciuto”. “È un giovane Salvatore Occhpinti – afferma ancora Iurato che durante lo sbarco angloamericano nel litorale di Cassibile, sacrificò la sua vita per fare in modo che i propi compagni si ritirassero presso altre fanterie e quindi avessero salva la vita”. Spesso andava presso la sua famiglia, anche quando le licenze furono revocate ricorda il prof. Iurato, e allora il sergente fece rapporto al proprio comandate, il capitano Terra e Salvatore fu trasferito a Cassibile presso la masseria Cafici. A seguire c’è stato l’intervento del sindaco Nello Dipasquale che ha voluto dire che è stato giusto dare lustro a un soldato morto per l’onore della patria. Ha ringraziato il prof. Iurato fautore di questo evento. “Un uomo – spiega il sindaco – che muore per la sua nazione, un uomo che muore per salvare i propi compagni, un uomo legato alla sua famiglia”. “ Questo ci fa capire – continua ancora – che ognuno deve fare la sua parte, la deve fare in maniera onesta con grande amore”. Alla fine ha voluto fare un ringraziamento al colonnello della finanza e dei carabinieri. Ma la cosa più importante che ha detto è che sarà dedicata una via al soldato Occhipinti che, la merita veramente.  

Dopo c’è stato un intervento di Salvatore Rosa pres. dell’ Associazione Nazionale Marinai che ha voluto ricordare il valore morale e civile del soldato Occhipinti. Infine c’è stato l’intervento che possiamo dire più sentito quello del prof. Carmelo Occhipinti figlio del soldato Salvatore Occhipinti. “Voi siete venuti qua stasera – afferma il prof. – per onorare la memoria di un uomo che non avete conosciuto, fino a pochi minuti fa, evidentemente siete venuti qua non per l’uomo ma per ciò che l’uomo rappresenta, l’onore, il sacrificio. Egli ha voluto ricordare anche il coraggio di suo padre che ha salvato i suoi compagni. Perché non è da molti lasciare una moglie e un figlio piccolo, per combattere per l’onore della nazione. Solo le persone valorose riescono a fare queste gesta eroiche. Infine la serata si è conclusa con un’esposizione di documenti relativi agli avvenimenti bellici dell’invasione della Sicilia del ’43 ad opera degli Angloamericani.

 

 

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