LA BILATERALITA’ ARTIGIANALE UNA COMPONENTE ESSENZIALE DEL NUOVO WELFARE

Oggi la bilateralità artigianale costituisce una componente essenziale del nuovo welfare. Il Fondo di solidarietà bilaterale alternativo per l’artigianato, o Fsba, è stato istituito dalle parti sociali nazionali in attuazione dell’articolo 3, comma 14, della legge n.92/2012 (la cosiddetta riforma Fornero). Fsba interviene a favore dei lavoratori dipendenti delle imprese artigiane iscritte a Ebna, l’Ente bilaterale nazionale per l’artigianato, con prestazioni integrative di disoccupazione Aspi e con altre prestazioni di sostegno al reddito. Le imprese artigiane e non, che rientrano nella sfera di applicazione dei Ccnl dell’artigianato (con esclusione del settore edilizia), hanno l’obbligo contrattuale di aderire alla bilateralità attraverso versamenti effettuati esclusivamente tramite modello F24, sezione Inps, indicando il codice “Ebna”, la quota per il dipendente e il mese di riferimento. Sono gli aspetti illustrati nella riunione tenutasi l’altro giorno nella sede provinciale della Cna di Ragusa sul tema “Verso un nuovo welfare contrattuale”. Il seminario è stato promosso dall’Ebna per illustrare i contenuti del fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, una tutela di sostegno per i lavoratori. L’iniziativa, con il supporto delle associazioni di categoria aderenti all’Ebas Sicilia, Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai oltre alle associazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, è stata portata avanti in collaborazione con l’Ordine dei Consulenti del lavoro della provincia di Ragusa. Era presente il direttore dell’Ebna nazionale, Tommaso Campanile, il quale ha spiegato che le misure sono destinate ad assicurare ai lavoratori una tutela reddituale in costanza di rapporto di lavoro, in caso di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa. Ai lavoratori sospesi per crisi aziendali o occupazionali  regolarmente iscritti all’Fsba, è fornita una indennità erogata dall’Inps ai sensi della legge n. 92/2012, fino a concorrenza dei fondi disponibili. Le integrazioni sono previste per un massimo di 90 giornate nell’arco di un biennio mobile. Ad aprire i lavori dell’incontro sono stati il presidente provinciale dell’Unione Cna Installazione e Impianti, Maurizio Scalone, e il presidente dell’Ordine, Rosario Cassarino. Sono intervenuti Vittorio Schininà, responsabile provinciale relazioni sindacali Cna Ragusa; Salvatore Belfiore, responsabile regionale relazioni sindacali Cna Sicilia; Mario Filippello, presidente Ebas Ente bilaterale artigianato siciliano; Francesco Maltese, Cgil Ragusa; Saverio Giunta, direttore Inps Ragusa; Giovanni Vindigni, direttore centro provinciale per l’impiego Ragusa. Campanile ha proposto di pianificare una serie di iniziative per favorire il più possibile il dialogo tra le parti sociali e fare in modo che questa nuova esperienza parta con il piede giusto, facendo tesoro delle esperienze sinergiche passate.

 

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