La banda del sonnifero è tornata nel Modicano?

La banda del sonnifero. Le tracce ci sono tutte per porsi l’interrogativo di un suo ritorno in campo o di una emulazione da parte di nuovi malavitosi. E’ tornata a colpire dopo qualche anno di assenza dal mondo rurale e zootecnico del Modicano? A chiederselo i proprietari delle piccole aziende che vedono a rischio i propri allevamenti. Allevamenti in casa, per produzione propria o per l’immissione sul piccolo mercato, quelli sui quali molte famiglie modicane centrano il loro mantenimento. L’episodio, registratosi nella notte fra sabato e domenica nelle campagne fra Modica e Pozzallo, che ha portato al furto di quattro grossi maiali, già in avanzato stato di crescita e pronti per la macellazione, è un campanello di allarme. I malviventi, presi di mira gli animali, li hanno “addormentati” iniettando loro dell’anestetico e li hanno portati via a bordo di un mezzo. Il classico metodo di anestesizzare le prede per portarli via indisturbati, per evitare che i suini con le loro grida (tipico quando vengono uccisi) possano richiamare le attenzioni dei proprietari. Un metodo usato, negli anni passati, da bande di stranieri che iniettavano da lontano alte dosi di anestetico per rubare gli animali la cui carne, dopo la macellazione abusiva, veniva immessa sul mercato nero.

Sul posto gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Modica

Indagini a 360 gradi per identificare gli ignoti autori del grave fatto di cronaca che si và ad aggiungere ad altri furti in abitazioni sempre nelle zone rurali. E’ qui che gli ignoti malviventi da qualche tempo hanno alzato il tiro non accontentandosi più soltanto di carburante o di piccole attrezzature agricole e di beni di prima necessità quale olio ed altro. L’identikit della banda di malavitosi parla di individui senza scrupoli che attaccano gli animali, che rubano grossi attrezzi agricoli, che a tappeto visitano le contrade rurale prese di mira nelle campagne del Modicano. Da un lato c’è l’allarme di residenti e di piccoli imprenditori agricoli e zootecnici e dall’altro c’è il controllo del territorio che le forze di polizia stanno attuando senza risparmio di forze. Un territorio vasto dove gli insediamenti abitativi e produttivi sono sparsi a destra e a manca.

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