LA 16° EDIZIONE DEL SUQ GENOVESE

Suq è una parola di origine araba che, letteralmente,si traduce come mercato.

Nell’Islam classico costituiva – insieme alla moschea e al Palazzo del potere – il terzo centro funzionale della città musulmana. A differenza della Moschea o del Palazzo, il sūq non occupava quasi mai il centro della città a causa della invasività di certe arti e professioni che potevano arrecare disturbo, per i rumori o gli odori sgradevoli, all’ordinato e quieto vivere perseguito dalle autorità pubbliche.

A Genova, la parola è rappresentativa di uno dei festival maggiormente attesi: Il Suq festival delle culture, nato nel 1999, dalla collaborazione di Valentina Arcuri e Carla Peirolero, attuale direttore artistico del festival, come immagine di un grande bazar dove non si scambiano solo merci, ma idee, musica, danza, teatro, arricchiti da una moltitudine di laboratori e iniziative. Già dalle prime edizioni, la manifestazione, ottiene sostegno e popolarità, tanto da meritare il patrocinio da parte dell’UNESCO, Ministero Affari Esteri e Ministero dell’ambiente, per i beni e le attività culturali, per la cooperazione e l’integrazione.

Nel 2004, l’esperienza del festival si è ulteriormente arricchita, con la nascita dell’Associazione Suq, che riunisce esponenti di comunità di migranti, di consolati, artisti, artigiani, volontari che ogni anno animano il festival, insieme a tutti i cittadini che vi partecipano rinnovando, ogni anno, il proprio affetto e interesse per la sua programmazione.

Nel 2006, infine, nasce la Compagnia Teatrale del Suq, che lavora in modo innovativo su incroci di prosa, musica e danza e che ha all’attivo una decina di spettacoli e i cui artisti non si sottraggono alla collaborazione con centri di formazione, Università e Istituti scolastici.

Oggi  venerdì 13 giugno alle ore 17, nella Piazza delle Feste del Porto Antico di Genova, il festival inaugura la sua 16° edizione con il presidente della Regione Burlando e il sindaco Marco Doria.

La manifestazione si protrae sino a martedì 24 giugno, giorno in cui si celebra San Giovanni Battista, patrono del capoluogo ligure, oltre che di Ragusa.

Come ci dice il direttore artistico, Carla Peirolero, “Il Festival Suq si avvicina alla maggiore età mantenendo la freschezza e l’entusiasmo di sempre. Eppure mostra un volto più adulto, consapevole del momento in cui viviamo, delle domande che continuiamo a farci, una prima di tutte: come la cultura può aiutare a capire la complessità del mondo in cui viviamo, ed educare nuove e vecchie generazioni a quel dialogo che è l’unica prospettiva ragionevole del nostro futuro? Per questo, nella varietà di proposte artistiche e culturali, davvero notevole, abbiamo voluto dare un ruolo centrale alla rassegna Teatro del dialogo, sette titoli in alcuni casi al debutto a Genova. Con le voci di attrici e di attori sensibili, con testimoni di prestigio del panorama teatrale, con i copioni che toccano i temi di oggi, anche quelli scottanti, crediamo si possa arrivare al cuore del pubblico del Suq,
“il più multiculturale d’Italia” come dice Marco Aime”
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Per gli spettacoli teatrali ci sarà da pagare un biglietto molto accessibile, perchè la rassegna richiede allestimenti tecnici complessi e una tutela degli spazi e dell’ascolto, ma porta con sé due belle novità: un nuovo palcoscenico per il Festival Suq a Palazzo San Giorgio e l’iniziativa dei “biglietti sospesi”, che consente di lasciare un numero consistente di biglietti per cittadini in difficoltà in collaborazione con alcune Associazioni.

Grandi protagonisti musicali, focus sull’attualità e la memoria di importanti Paesi africani, l’Europa delle capitali culturali e il turismo nel Mediterraneo, la bellezza per i progetti solidali e le buone pratiche per l’ambiente, con in primo piano le attività educative e il debutto del Totem interattivo e multimediale Mater-Bi della Novamont.

Quattordici cucine differenti a cui si aggiunge il SuqTruck con la cucina su ruote di Chef Kumalé…

I laboratori per bambini, i gruppi di lettura in tante lingue, le officine gastronomiche e le storie dei pani, gli artigiani liguri della filigrana e l’artigianato di tante parti del mondo.

Ecco perchè si chiama Suq, perchè davvero è il luogo dello scambio e dell’incontro, dell’offerta di tanti aspetti della cultura e dell’arte, del convivere insieme seduti attorno a un tavolo.

 

In occasione di questa edizione, il festival lancia inoltre due iniziative social. La prima, #ilbellodelsuq, permetterà ai fan e ai follower di raccontare “il bello del Suq” attraverso foto su Instagram, sul profilo Facebook (Suq Genova) o Twitter (@suqgenova) del festival, scrivendo nella didascalia delle immagini l’hastag #ilbellodelsuq e #suq2014; la seconda, #concorSUQ – rivolta alla community che segue il festival attraverso l’account Twitter @suqgenova – è un invito a creare lo slogan della 17^ edizione del Festival utilizzando i 140 caratteri della piattaforma di microblogging: basterà diventare follower del Suq e scrivere il proprio slogan utilizzando gli hashtag #concorsuq e #suq2014.

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