L’ UOMO TRA SCIENZA E MORALE

L’interesse dell’uomo verso la comprensione dei fenomeni naturali nel mondo fisico va di pari passo con la storia stessa dell’uomo;essendo infatti esistito sin dai tempi remoti ed essendosi sviluppato via via nel corso dei secoli a partire dalle civiltà nel mondo antico.
La conoscenza ottenuta attraverso un attività di ricerca,con procedimenti metodici e rigorosi,allo scopo di giungere ad una descrizione della realtà e delle leggi che regolano l’universo intorno a noi,se,finalizzata alla sperimentazione umana ,non deve dare sfogo alle malattie mentali da “scienziato pazzo”.
Basti pensare agli orribili esperimenti nazisti sugli ebrei come la “ricerca sulla cura ormonale dell’omosessualità”,che consisteva nell’impianto di massicce dosi di testosterone su deportati omosessuali che avrebbe dovuto rendere eterosessuali i soggetti trattati. Purtroppo le cavie sottoposte all’esperimento,non riuscirono a sopravvivere. Tanti sono i casi che si è intervenuti in modo negativo sull’essere umano nel nome della scienza. Un altro esempio ancora è “l’esperimento del sonno”dove scienziati russi hanno sottoposto alcuni prigionieri di guerra ad inalazioni di gas nervino per due settimane,per verificare gli effetti che si producevano sui corpi delle cavie. Anche qui i soggetti sottoposti all’esperimento si trasformarono,sia mentalmente che fisicamente,in individui quasi privi di senso umano.
Possiamo dire che la bomba a idrogeno inventata da Enrico Fermi abbia avuto come scopo la fine del conflitto nel Pacifico. Tuttavia se pensiamo alla perdita di vite umane e alle conseguenze che ha provocato sull’umanità e che si potrebbero verificare ancora nel nostro futuro in una eventuale prossima guerra essa potrebbe diventare una potenziale minaccia per l’uomo.
La scienza deve essere utilizzata per il bene dell’umanità per migliorare la sua condizione,come ad esempio la nuova ingegneria biologica che,oggi,permette la sostituzione di arti robotici su oggetti sprovvisti. Oppure la scienza come ricerca per debellare malattie che prima provocavano la morte,come la scoperta dei vaccini grazie ai quali la vita dell’uomo si è sensibilmente allungata nel tempo.
Detto ciò negli ultimi tempi scienziati,filosofi e grandi scrittori hanno cercato di spiegare la nostra esistenza sul pianeta,ma io rimango del parere che ci sono misteri nell’universo che non possono essere risolti. Chi siamo e perchè siamo qui non sono tra quelli:queste risposte ce le portiamo dentro.

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Simone Pluchino V A itG “R. Gagliardi ” Ragusa

Referente: Prof. Katia Blasco

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