L’ AMMINISTRAZIONE BOICOTTA IL CONSIGLIO COMUNALE

Ennesimo  aggiornamento  delle sedute consiliari. A fronte della possibilità dello svolgimento regolare del Consiglio Comunale grazie alla presenza di 13  consiglieri per discutere di un argomento di rilevante importanza per la città “relazione  delle commissioni relative alle problematiche dell’Amiu” si è dovuto constatare ancora una volta l’assenza  strategica sia  degli amministratori  e dei funzionari competenti oltre che dello strumento comunicativo per eccellenza  l’emittente televisiva. Viene vanificato  in questo modo  il diritto democratico dei cittadini di conoscere  i fatti  che interessano la gestione dell’Amiu.

Ci deve pur essere un motivo per cui  l’AMIU è stata  ed è frequentemente  alla ribalta della cronica per accuse riguardanti  la poca trasparenza  inerente sia  alle nomine  direttive che alle graduatorie del  personale assunto .

Cambiano i Direttori come prodotti di facile consumo, a prescindere dalle finalità e/o progettualità che un ente voglia perseguire. Nessuna prassi che rispetti la trasparenza e la legalità: infatti ,si continua a trascurare con pervicace negligenza il rapporto istituzionale con il Consiglio Comunale  in barba e forse con la tacita collaborazione del Presidente del Consiglio assertore eloquente della difesa della legalità.             

Cambiare i Direttori dell’Amiu vuol dire per i cittadini rimuovere un Direttore poco efficiente per sostituirlo con un altro più efficiente (altrimenti non se ne capisce la logica se non quella della spartizione del potere). I risultati dovrebbero essere letti e resi visibili nella realtà quotidiana. Invece , un cittadino qualsiasi può constatare anche distrattamente come la rimozione del Direttore Sisino non abbia fino ad ora  prodotto effetti tangibili nei servizi essenziali necessari per una città: la pulizia delle strade, biglietto da visita eloquente del grado di civiltà stessa della città. Qualche documentazione fotografica è più esplicita delle parole. Ci sono luoghi pubblici di alta frequenza che, invece di essere particolarmente o normalmente curati, sono semplicemente trascurati, rivelando i sintomi di un abbandono o di chiara superficialità nella organizzazione del servizio di pulizia e igiene della città.

Perché allora tutte queste piroette nella nomina di direttori sempre diversi? I cittadini sarebbero veramente riconoscenti all’Amiu, se fossero rese pubbliche e risultassero  convincenti le motivazioni argomentate  della gestione dell’Amiu. Purtroppo , così non è: le logiche della buona amministrazione “forse”  sono  del tutto estranee all’azienda Amiu .

E come si suole dire “più a fondo andiamo più pesci pigliamo”. Si indovini pure quale possa  essere il merito  per la nomina del nuovo  direttore  dell’Amiu  (a.g.)

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it