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L’ 8 MARZO GIORNATA DELLA DONNA SOTTO IL SEGNO DELLE “VENERI DI MODICA”
02 Mar 2017 15:20
“Donne e Dee. Le Veneri di Modica” è il tema di una mostra archeologica che l’assessorato alla Cultura e la FIDAPA, sezione di Modica, dedicata all’8 marzo, giornata della donna.
Un modo significativo e originale per commemorare questo evento che vedrà l’esposizione al Palacultura delle due “Veneri di Modica”, lunedì 6 marzo p.v. con cerimonia fissata alle 18,30.
La mostra durerà sino a venerdì 10 marzo p.v.
Si tratta di sculture le periodo paleolitico e neolitico già conservate al Museo Civico Archeologico “F.L.Belgiorno”.
L’appuntamento, presentato questa mattina al Palacultura, prevede la lectio magistralis del prof. Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare e professore all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli su: “La Dea Madre del Mediterraneo”.
“L’amministrazione comunale con l’assessore alla Cultura, commenta il direttore onorario del Museo, prof. Giovanni Di Stefano, e la direzione del Museo Civico archeologico di Modica, continuano nella realizzazione di eventi che vedono al centro il Museo Civico.
La programmazione delle attività di promozione delle collezioni archeologiche del Museo è uno dei momenti fondamentali della politica di valorizzazione del patrimonio.
La mostra archeologica “Donne e Dee. Le Veneri di Modica” dedicata alla giornata della donna è un evento che porta il Museo al centro della vita culturale della città.
La valenza scientifica della Mostra per l’archeologia della Sicilia è indubbia: le due Veneri sono rarissime nel panorama dell’arte preistorica. La presenza del prof. Sebastiano Tusa con la sua lectio magistralis ne è una testimonianza”.
Per l’occasione è stata stampata una brochure celebrativa a cura di Giovanni Di Stefano ricca di foto e illustrazioni nonché di informazioni utili alla conoscenza delle sculture (le immagini di copertina sono di Tonino Migliore).
“Abbiamo voluto caratterizzare questo evento, commenta Lucia Trombadore, presidente della sezione di Modica della FIDAPA, con l’immagine e il simbolo della Dea, madre, moglie, figlia, l’archetipo femminile che le culture matrifocali e matrilineari ci consegnano dalla notte dei tempi persiste ancora nel terzo millennio dopo Cristo con la forza del lungo viaggio fatto “in senso orizzontale”, cioè con l’assunzione e conciliazione degli opposti e di tutte quelle forme intermedie e ibride che diventano “scenari possibili”, diversamente dal consueto “ascendere o discendere in verticale” tipicamente maschile, in cui l’individuo suppone una partenza ed un approdo ben definiti.
Nel corso della serata inaugurale seguirà un reading delle socie della Fidapa, Giuseppina Caligione e Antonella Monaco e quindi l’esibizione di alcuni brani musicali del maestro Daniele Ricca.
“La giornata della donna l’ 8marzo, celebrata nel nostro museo, luogo delle nostre radici, dichiarano il sindaco Ignazio Abbate e l’assessore ala Cultura Orazio Di Giacomo, vuole testimoniare che il passato può aiutarci a vivere nel presente e quindi nel futuro.
La figura femminile è sempre stata oggetto di rappresentazione nelle arti figurative, ricoprendo di volta in volta una veste simbolica diversa.
La donna, nella preistoria, era vista come misteriosa fonte di vita e profonda riconoscitrice della natura:pertanto nell’arte preistorica era presente l’immagine femminile legata alla fertilità.
“Le Veneri di Modica” ci portano a riflettere sulla giornata dedicata alle donne, alle loro conquiste sul piano dei diritti, contro le discriminazioni e le violenze di cui ancora oggi sono vittime.
Festeggiare l’8 marzo con le nostre “Veneri” significa mettere al centro della nostra attenzione le donne, le mogli, le figlie e le madri.”
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