È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
JAZZ CONTRO PARTITA: 1 A ZERO, ANZI PAREGGIO
25 Giu 2012 19:46
Piazza Enriquez è piena, mentre altrove l’Italia lotta disperatamente per la qualificazione; anche Vittoria, le strade insolitamente deserte, tace: se ne sente il respiro ansioso, affannato a inseguire una palla che non vuole sentirne di andare in rete.
Ma non si può perdere Francesco Cafiso in concerto si dicono tanti – molti sono venuti da fuori provincia e dai villaggi-vacanze presenti nel territorio – e allora, con il cuore a pezzi, si va all’appuntamento “costringendo” gli artisti a suonare, magari anche loro in apprensione per le sorti della Patria.
Quando le note riempiono la piazza, ogni conflitto si placa: Francesco, è proprio in uno stato di grazia. Il pubblico si perde dietro i suoi virtuosismi e gli assolo di Dino Rubino, accompagnati da musicisti del valore di Giovanni Mazzarino, al piano, e Rosario Bonaccorso al basso. Certo, di tanto in tanto, qualche telefonino qua e là si accendeva; non si poteva restare del tutto insensibili.
Poi un brusio lieve, sommesso, liberatorio, di fila in fila: abbiamo vinto!
La notizia sicuramente è arrivata anche sul palco. Sarà un’impressione, ma anche la musica è diventata diversa, come diversi sono, senza che se ne siano accorti, gli spettatori. Spariti i telefonini, gli sguardi distesi, contenti, completamente abbandonati alla gioia di interpretazioni jazzistiche di altissimo livello. In fondo è bello sentirsi italiani.
Il festival chiude; un’esperienza esaltante non solo per gli intenditori e i critici. Un concerto di musica jazz è pura emozione; è la possibilità, come ho già scritto, di andare oltre, dentro l’anima dell’artista di cui si percepiscono, fino a quasi sentirle e farle proprie, le più intime vibrazioni.
È stato così sabato 23 giugno per l’esibizione del grande Enrico Intra, che ha incantato con il suo jazz colto, di respiro europeo;
È stato così per tutti gli altri appuntamenti che hanno fatto di questo festival un evento speciale, un gioiello per l’intero territorio ibleo. Voglio ricordare le parole con le quali il sassofonista Stefano di Battista ha chiuso il suo concerto d’apertura: in questa terra meravigliosa, bellissima, è nato un talento, un talento puro, di quelli che nascono ogni mille anni…Un suo omaggio a Francesco Cafiso, a Vittoria, a questa nostra Provincia che poteri miopi si ostinano a volere tenere fuori dai circuiti turistico- culturali. Una provincia spesso dimenticata che però ha avviato un grande movimento di resistenza culturale che i media hanno il dovere di sostenere e amplificare.
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