È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Italia Nostra su Parco degli Iblei
03 Feb 2010 22:05
La reazione disordinata e scomposta che hanno avuto i politici ed amministratori pubblici dell’area iblea ci ha lasciato sbigottiti ed esterrefatti: coloro che sono stati eletti dai cittadini per amministrare e proteggere il territorio si sono scatenati in modo isterico alla sola idea che forse una piccola parte del loro territorio possa essere inclusa nel Parco degli Iblei.
Quali commenti può fare una associazione ambientalista? Nessuno!! Non riusciamo a trovare parole adatte alla circostanza. Da soli, con le loro esternazioni, hanno denunciato una arretratezza culturale così radicata da lasciare allibiti tutti, non solo gli ambientalisti.
Anni di battaglie portate avanti dalla scuola, dalla società civile, dalla magistratura, dalle associazioni ambientaliste sono state di colpo cancellate; questa associazione ha sempre pensato che il territorio vada rispettato attraverso regole precise e uguali per tutti e che non può essere lasciato alle scelte arbitrarie dell’amministratore di turno.
Evidentemente, la sola ipotesi che il Parco degli Iblei possa concretizzarsi, con tutti i limiti che sicuramente saranno messi, ha toccato un nervo scoperto: altrimenti non si spiegherebbe una reazione così dura e oltre le righe che politici e organizzazioni di categoria hanno fatto registrare in questi giorni.
All’improvviso hanno scoperto che questo territorio ha una vocazione agricola che il parco danneggerebbe, dimenticando che l’agricoltura di qualità ha bisogno di pascoli veri, senza discariche abusive e ciminiere. Forse i nostri politici hanno dimenticato che anche loro, spesso, sostengono che questo territorio ha anche una vocazione turistica: e che cosa è per loro il turismo? Forse significa solo doppie case e porticcioli turistici, forse strade sporche e malmesse, forse spiagge irraggiungibili perché sommerse da altre case.
Noi pensiamo che, almeno per salvare la faccia, non si dovevano scagliare in questo modo contro l’ipotesi di un parco, di uno sviluppo sostenibile per tutti, perché la tutela ed il rispetto di un territorio fa stare bene tutti.
Ci auguriamo che tutti coloro che in questi giorni si stanno scagliando contro l’ipotesi del Parco possano riflettere e fare un passo indietro per non condannare questo lembo di Sicilia ad una arretratezza culturale che i nostri figli domani non ci perdonerebbero.
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