ISOLA (QUASI) PEDONALE

Il comunicato dell’ufficio stampa comunale recitava che, nel corso della seduta per la conferenza dei capigruppo si sarebbe parlato dell’isola pedonale di Marina di Ragusa e sarebbero stati “sentiti, in audizione, i commercianti e i cittadini del comitato promotore per la chiusura della piazza”.

In realtà sono arrivati a Palazzo dell’Aquila i componenti di due opposte fazioni: una di residenti, intenzionati a difendere con i denti la piazza senza ombra di vetture, l’altra, formata dai commercianti di Piazza Duca degli Abruzzi, che auspicherebbe un percorso delimitato per far passare le vetture.

A fare da moderatore il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono, affiancato dal vice Sindaco Massimo Iannucci e dai capigruppo consiliari. I contendenti si sono seduti in due settori distinti dell’aula consiliare, quasi a voler rimarcare la loro diversità.

Motivo del contendere la trasformazione di tutta la piazza Duca degli Abruzzi in isola pedonale, cosa del resto normale e risaputa sulla base del progetto di ristrutturazione e obbligata per la mancanza di marciapiedi, indispensabili alla sicurezza dei pedoni.

Senonché, se da una Parte ci sono residenti che vogliono la piazza così come è stata concepita nel progetto, i pochi commercianti della piazza pretenderebbero, senza compromessi, che, almeno nella stagione invernale, fosse consentito il passaggio delle autovetture, propedeutico, anche contra legem, alla fermata per un caffè o per comprare le sigarette.

Questo nessuno lo ha detto, ma tutti lo pensavano.

Il Presidente Iacono e il viceSindaco hanno manifestato la disponibilità a trovare ogni possibile soluzione per venire incontro alle richieste, senza naturalmente snaturare il progetto generale dell’isola pedonale.

In tal senso hanno anticipato gli accorgimenti che, con la indispensabile collaborazione della Polizia Municipale, prevedono un piano di circolazione esterno alla piazza, ma che permette alle vetture di avvicinarsi quanto più è possibile all’area interdetta al traffico. In pratica, cambiando l’attuale senso di marcia, si scenderà da via Dandolo per andare verso il lungomare per via Amerigo Vespucci, un percorso che permette di lambire piazza Duca degli Abruzzi, senza però poter sostare, se non nelle aree previste di via Dandolo che saranno, altresì, regolamentate a tempo o a pagamento per favorire il veloce ricambio delle vetture in sosta.  

Altre soluzioni possibili non se ne intravedono, considerando, come accennato, che il passaggio di vetture, presupporrebbe adeguate misure di sicurezza tutte da progettare e inserire sul progetto originario.

Da quello che si è visto e sentito, non sembra che le ipotesi prospettate siano state gradite dai commercianti che, senza malcelate intenzioni, vorrebbero riportare la situazione a quella degli anni scorsi, quando in piazza si poteva liberamente circolare e posteggiare.

Come sempre accade in queste occasioni, gli amministratori devono cercare di mediare e di trovare a tutti i costi la condivisione delle scelte, è la politica, ma chi la politica non la fa non si può esimere dal rimanere stupito per la pretestuosità di talune posizioni. Sicuramente ci può essere da discutere sulla validità di questi progetti che hanno stravolto il cuore di Marina, come quello della via Roma, che, indubbiamente, stravolgono l’economia di una zona. C’è da dire, però, che mentre la chiusura di via Roma ha determinato uno svuotamento generalizzato della via, assolutamente non compensato dal traffico pedonale, a Marina la situazione è ben diversa, e, come ha detto un residente, non è che sia impossibile posteggiare nei pressi della Chiesa o della delegazione municipale e andare  a piedi fino alla piazza.

Come si può anche notare dalla foto, ha colpito il fatto che i commercianti fossero in numero esiguo, come del resto i residenti presenti: come sempre si corre il rischio che una minoranza deve condizionare le scelte.

Quando è stato della protesta per i trasporti scolastici il Comune brulicava di famiglie di Marina, in questo caso c’era molta meno gente. Come piacerebbe ai grillini che amministrano la città, sempre per trovare delle soluzioni alternative, ma anche per riportare i luoghi a come erano prima, si potrebbe ricorrere al referendum consultivo, a cui non dovrebbero partecipare solo quelli di Marina ma anche i ragusani che hanno le seconde case e pagano regolarmente le tasse. Sarebbe una forma di democrazia nuova, da sperimentare, che, fra l’altro solleverebbe da scelte difficili gli amministratori.

Senza dire che se vengono accontentati quattro commercianti di Marina, perché non dovrebbero esserlo quelli di via Salvatore o di tutta la via Roma a Ragusa ?

Addirittura, considerato i diversi disagi denunciati dai residenti del centro di Marina, l’isola pedonale dovrebbe essere allargata di molto e permettere il transito solo ai residenti.

Non si comprende perché chi ha le strade invase da motociclette parcheggiate e bus col motore acceso, e non può dormire per colpa dei locali pubblici deve sopportare in piena estate quando si va al mare per riposare, per gli altri si devono trovare rimedi anche in bassa stagione

E poi c’è la solita storia, la gente ha votato, ha scelto gli amministratori, ora siano loro a fare le scelte.

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