Ioppì e Syngenta ancora insieme

Si è svolto ieri pomeriggio presso casa Ioppì il seminario formativo ospitato dall’organizzazione produttiva in viva collaborazione con Syngenta. Oggetto di questo incontro formativo la gestione della problematica riguardante la tuta absoluta e la bemisia tabaci. A relazionare, alla folta platea di addetti ai lavori, Giovanni Di Giacomo, sales rapresentative e Giacomo Purrometo, Technical & Sustainable Agricolture Expert Area Sud. Ad organizzare questa serie di seminari tematici è Alessandro Corbino, figura tecnica addetta alla tenuta dei rapporti formativi ed all’organizzazione.

“La formazione – spiega Luca Tardera, quadro direttivo di Ioppì – rappresenta parte integrante del nostro core business e proprio per questo sistematicamente organizziamo incontri come questo per rendere maggiormente edotti i nostri associati. Il binomio con Syngenta, sempre più forte, porta dalla nostra la forza di un brand che accende con meticolosa attenzione le luci sulla nostra realtà. Solo conoscendo i limiti e le soluzioni agli stessi – chiosa Tardera – possiamo essere in grado di produrre qualità”.  

A rappresentare Ioppì ed a essere protagonista anche di un intervento tecnico, l’agronomo di casa, Andrea Abbate.

“Uno dei nostri obiettivi è stato da sempre il dialogo con il mondo produttivo. Alzare il livello tecnico per migliorare la qualità di tutta la filiera: questa una delle nostre mission.  È fondamentale – aggiunge Abbate – battere costantemente sulla formazione. L’agricoltura è un mondo vivo ed in continua evoluzione. È impensabile gestire le problematiche fitosanitarie con tecniche e mezzi poco specializzati ed ormai superati. Viviamo anni in cui i consumatori sono  particolarmente attenti alla qualità, intesa non solo in termini estetici e di gusto ma soprattutto come salubrità, sicurezza alimentare e valore nutrizionale.  È importante che il mondo della produzione, anello primario e fondamentale della filiera, prenda coscienza di questo e del ruolo principale che essa svolge. Corretta gestione dei fitofarmaci significa più qualità e questo si traduce in quote di mercato crescenti per il territorio. La nostra agricoltura – conclude – ha tante potenzialità. Bisogna saperle sfruttare nel modo giusto. Noi da subito abbiamo iniziato a lavorare su questo”.

 

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