“Io figlia della vittima e del carnefice”. La toccante testimonianza di Francesca Nifosì, orfana a 5 anni

La commovente testimonianza di Francesca Nifosì, una modicana che, sin da giovane, ha dovuto affrontare il difficile percorso di crescere senza la figura materna, vittima di femminicidio, e senza il supporto psicologico necessario per affrontare il lutto.

L’occasione per ascoltare la storia di Francesca è stata un evento organizzato dalla locale sede dell’Unitre di Modica in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Dopo un’introduzione del presidente Enzo Cavallo, l’avv. Maria Grazia Biscari ha illustrato, con esperienza personale e professionale, la triste realtà della violenza di genere, evidenziando la necessità di un cambiamento culturale profondo.

Francesca Nifosì, orfana dalla tenera età di cinque anni, è stata il punto focale dell’evento, rappresentando il coraggioso percorso di coloro che sono rimasti indifesi davanti a un crimine così devastante. Francesca è membro de “Il giardino segreto”, un’associazione che si occupa dei bambini orfani di madre a causa di femminicidio, cercando di riportare un sorriso nei loro volti segnati dalla tragedia.

La sua testimonianza ha toccato corde profonde, descrivendo la sua vita come figlia della vittima e, allo stesso tempo, del carnefice. Ha condiviso il suo percorso solitario, privo di supporto psicologico, e ha raccontato degli struggenti momenti vissuti.

Toccante la testimonianza dei momenti di grande tristezza vissuti a scuola per non poter scrivere biglietti e messaggi alla mamma e al papà come facevano i compagni in occasione dei compleanni dei genitori, per il piacere di fare una sorpresa o per fare gli auguri in prossimità delle feste. Dopo aver dichiarato che a distanza di cinquanta anni non è riuscita ancora a trovare un aggettivo per qualificare l’orrore vissuto, ha parlato dell’incontro avuto col padre senza riuscire a farsi dire le ragioni del suo gesto e si è dichiarata orgogliosa di essere figlia di una madre che ha avuto il coraggio di lasciare il marito “maschilista”. Ha concluso affermando che il femminismo e un problema culturale che và affrontato principalmente dalle famiglie e dalle scuola (fin dalla materna).

La storia di Francesca Nifosì rappresenta una voce coraggiosa contro la violenza di genere, offrendo una testimonianza toccante e aprendo uno spazio di riflessione su come affrontare questo problema complesso e diffuso.

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