INVASO DA BANCARELLE IL LUNGOMARE RAGANZINO

Ad inizio estate, con determina di Giunta, il Comune di Pozzallo stabilisce di liberare il lungomare “Raganzino” dalle bancarelle, trasferendole nel piazzale antistante l’ex mercato ortofrutticolo. Della decisione assunta viene data immediata notizia a mezzo comunicato stampa redatto dall’ufficio di Gabinetto del sindaco. Con grande sollievo dei residenti della zona che, da anni, avanzano lamentele e proteste per una situazione divenuta insostenibile. Soprattutto per motivi di pubblica igiene e sicurezza. “La nuova amministrazione – gioiscono i residenti della zona –  ha dunque mantenuto fede agli impegni assunti in campagna elettorale. Bene, bravi, evviva”. 

Tre giorni dopo ci si accorge che non è cambiato nulla. Le prime bancarelle si piazzano nei pressi della bambinopoli. L’indomani viene occupata anche la parte iniziale del lungomare. In molti pensano che si tratti di provvisorio disguido. Contattano gli uffici competenti e chiedono delucidazioni. Ma arrivano risposte poco chiare. Interlocutorie. Che lasciano capire che qualcosa non ha funzionato. In verità sindaco e Giunta  avevano deciso in tutta fretta di mantenere la parola data, trascurando però la fase preliminare di verifica degli atti e dei regolamenti. Che gli uffici competenti, probabilmente, non avevano curato con la necessaria attenzione. Per cui è nato un antipatico inghippo. Che bene avrebbe fatto il Comune a spiegare con un comunicato stampa da diffondere con la stessa celerità del primo. Giusto perché la comunicazione istituzionale, si tratti pure di “gaffe” amministrative, va gestita sempre e comunque con fedele puntualità.  “Si è vero – dichiara il sindaco Luigi Ammatuna – in un primo momento avevamo deliberato di liberare “Raganzino” dalle bancarelle, ma ci è stato fatto rilevare successivamente che l’atto deliberativo era da revocare perché in contrasto con il regolamento comunale approvato dal Consiglio. Che indica luoghi e siti ove allocare le bancarelle in occasione di feste e ricorrenze varie. Compreso il lungomare “Raganzino”.  Appena possibile, e comunque dopo l’estate, chiederemo al Consiglio comunale di apportare al regolamento le necessarie modifiche”.

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