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INTITOLAZIONE DEL PORTO DI DONNALUCATA A FRANCESCO NIGITO
07 Mar 2017 09:12
A partire da domenica 12 Marzo il PORTO di Donnalucata e la via adiacente avranno una loro denominazione: FRANCESCO NIGITO, MEDAGLIA d’ARGENTO AL VALOR MILITARE.
La determinazione è stata assunta dal Comune di Scicli, su iniziativa dell’Associazione Marinai d’Italia sezione di Scicli e sostenuta dai nipoti di Francesco Nigito: Carmela Miceli spostata Campo, Maria Concetta Miceli in Caruso e Bartolo Miceli con la moglie Rosalba Di rosa, che avranno l’onore di tagliare il nastro di inaugurazione.
E’ prevista una cerimonia con la partecipazione delle Autorità civili e Militari. Si attende tra gli altri il Comandante generale di Mare Sicilia, Amm. Andrea De Felice, che è la massima Autorità della Marina, presente in Sicilia.
L’inizio è previsto alle ore 10,00 presso il lungomare in via della Repubblica , ove vi sarà il raduno di tutti i partecipanti, oltre cento tra Sottoufficiali e Marinai , provenienti anche da altre Province della Sicilia.
Ci si muoverà subito dopo, in corteo, verso il Monumento dei CADUTI IN MARE, in via Marina, per rendere loro omaggio con la deposizione di una corona di Alloro.
Alle dodici, ritornando verso il porto si procederà con la scopertura e la benedizione delle targhe stradali di denominazione della Via e del Porto.
La funzione religiosa è affidata al Vicario Foraneo, Mons. Ignazio Lachina.
Francesco NIGITO era nato a Scicli nel 1921. Fu arruolato in Marina all’inizio della seconda guerra Mondiale. Fu assegnato alla torpediniera POLLUCE, ove in breve tempo raggiunse il grado di Nocchiere. In questa sua qualità partecipò a diverse operazioni di guerra.
Il 4 settembre del 1942 la torpediniere fu colpita da bombe incendiarie lanciate da aeri inglesi, in una giornata di pessime condizioni atmosferiche e con il mare forza dieci.
La nave riportò gravissimi danni ed vi fu un grosso incendio. Il comandate con il suo Nocchiere Francesco Nigito, si adoperarono in tutti modi e a costo della loro vita, perché il fuoco non raggiungesse i depositi di munizioni e di carburante., e dare tempo all’equipaggio di procedere alle operazioni di salvataggio.
Si salvarono quasi tutti. Solo alcuni morirono quando già si erano allontanati dalla nave per le condizioni pessime del mare.
Per Nigito non ci fù però niente da fare; era troppo tardi, perché nel momento in cui si apprestava anche lui ad abbandonare la nave assieme al Comandate, ci fu una forte esplosione e la nave andò a picco in pochi secondi.
L’azione di Francesco NIGITO fu considerata una atto di coraggio e di eroismo e per questo motivo fu insignito della medaglia d’argento al valore militare per aver contribuito in maniera determinante a salvare la vita ai 150 Marinai e Sottufficiali che costituivano l’equipaggio.
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