INTERVISTA A FIORENZO POJER

Signor Pojer, Le vorrei chiedere che cosa è una guida turistica.     

Va subito detto che la guida turistica, secondo la definizione che viene data dalla  legge quadro sul turismo del 1983,  è chi “per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone, nelle visite ad opere d’arte, a musei, a gallerie, a scavi archeologici, illustrandone le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali. In altre parole, la guida è un professionista del turismo che deve possedere anche una notevole capacità dialettica e comunicativa per interagire al meglio con i propri gruppi.

Il Cicerone. Da cosa nasce questa espressione che si sente spesso?

Questa definizione, per la verità più frequente in passato che ai giorni nostri, deriva dall’associazione fra l’eloquenza del noto oratore romano Marco Tullio Cicerone e la capacità dialettica   che deve possedere una brava guida turistica.  Si tratta in sostanza  di una figura retorica, l’antonomasia,  dove il nome proprio  viene utilizzato per esprimere un nome comune.

Che tipo di preparazione deve avere? Quali titoli ci vogliono?

Da precisare subito che non esiste un titolo di studio specifico di “guida turistica”, ma è obbligatorio  essere in possesso almeno del diploma di maturità.  

Per esercitare questa professione è necessario superare un esame di abilitazione  piuttosto impegnativo e anche molto selettivo in quanto è necessaria una conoscenza interdisciplinare oltre alla  conoscenza a buon livello  di almeno una lingua straniera della comunità europea. Ricordo che la guida turistica è abilitata ad esercitare la propria professione limitatamente all’ambito territoriale della provincia  che ha rilasciato la licenza  al fine di assicurare la sua specializzazione locale.

Qual è il posto più lontano che ha raggiunto come guida?

La  figura della  guida turistica non va assolutamente confusa con quella di accompagnatore turistico.  La prima, infatti, come ho detto, è specializzata in un ambito territoriale limitato, che è quello entro il quale può esercitare, mentre la seconda, non ha limiti territoriali e geografici.  Per svolgere la funzione di accompagnatore turistico è necessario superare un altro esame, diverso da quello di guida. Io ad esempio sono in possesso di tutte due le licenze. Fatta questa premessa, rispondo alla Sua domanda. Come accompagnatore  i paesi geograficamente più distanti che ho avuto l’opportunità di visitare sono stati il Myanmar (ex Birmania) e gli Stati Uniti.

Quali le difficoltà più frequenti?

A svolgere l’attività di guida non ci sono particolari  difficoltà in quanto si conosce il proprio territorio di competenza molto bene. Cosa invece ben diversa per quanto riguarda  i viaggi  di accompagnamento che si fanno all’estero dove, a seconda dello Stato in cui ci si trova, gli imprevisti e gli inconvenienti sono sempre in agguato.

Quanto incide su una escursione turistica l’accompagnamento della guida.

Molto. Non ci sono assolutamente dubbi.  L’assistenza  di una brava  guida turistica incide in modo determinante  sulla  buona riuscita di una visita o di un’escursione,  soprattutto se il tempo a disposizione è limitato. La guida è in grado di  evidenziare e sintetizzare  gli aspetti principali, più interessanti  e più caratterizzanti del territorio ma è anche  a disposizione  per dare notizie e informazioni su ogni aspetto che possa  incuriosire e interessare i turisti.

Lei, quante lingue conosce?

Io ho l’abilitazione ad esercitare in lingua inglese.  Conosco abbastanza anche il tedesco e lo spagnolo che utilizzo quando accompagno gruppi all’estero, ma per queste lingue la mia conoscenza non è tale da  utilizzarla per le visite guidate locali.

So che è vicedirettore delle Guide, mi spieghi la sua ‘figura’ nell’Associazione.

Si, sono stato rieletto lo scorso anno per il  terzo mandato che considero anche l’ultimo in quanto sono un fautore del rinnovamento.  La nostra associazione (Guide e accompagnatori turistici del Trentino)  comprende la larghissima maggioranza delle guide turistiche. L’associazione si occupa principalmente dello sportello, ossia riceve ed affida i vari incarichi che vengono richiesti dai committenti ed inoltre si occupa di organizzare gli aggiornamenti professionali.  Il nostro direttivo è molto impegnato sotto questo aspetto, in quanto i momenti di studio e di aggiornamento sono  considerati fondamentali  per assicurare un servizio di qualità.

Il suo è un lavoro a tempo pieno oppure ne ha un altro e questo è più che altro una passione?

Io sono un funzionario pubblico e, come la maggior parte dei nostri associati, svolgo la professione di guida turistica  come attività secondaria, ma non per questo con minore professionalità. Il fatto è che  nel nostro territorio non c’è sufficiente richiesta per consentire di svolgere a tempo pieno questa attività ed avere conseguentemente un adeguato corrispettivo che consenta di  vivere e mantenere una famiglia.  L’aspetto predominante non è certamente quello economico  bensì  quello della passione per la propria terra e per tutti gli aspetti storico-artistici e paesaggistici che la caratterizzano.

Quali consigli darebbe  a chi ama viaggiare e visita per la prima volta una città?

Certamente quello di documentarsi il più possibile prima di partire.  Arrivare per la prima volta in una località ben preparati, consente di  apprezzare molto di più  quanto si vede.  Inoltre anche la guida turistica può affrontare una visita di profilo culturale superiore in quanto si possono dare per acquisite alcune informazioni e puntare su altri aspetti di maggiore interesse.   E’ un po’ quello che fanno i tedeschi quando arrivano qui: sanno perfettamente cosa vogliono vedere e  cosa vogliono approfondire.

Concludendo vuole raccontare ai lettori di RagusaOggi un episodio divertente cui è stato protagonista come guida?

Mi è capitato una volta di sentirmi chiedere da un turista italiano, se  di là del fiume Adige, che attraversa la città di Trento, ci fosse Trieste.  Evidentemente quel turista non sapeva che Trento e Trieste distano fra loro più di 350 chilometri!

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it