INTEGRAZIONE, QUESTA VOLTA AD UN LIVELLO SUPERIORE

L’accoglienza dei migranti, da anni ormai ciò che caratterizza Pozzallo come uno dei porti più importanti a livello nazionale, viene ulteriormente investita di importanza, a livello sociale, etico e morale.

Il “Centro Mediterraneo di Studi e Formazione Giorgio La Pira”, che sarà inaugurato sabato 25 giugno alle ore 16:30, presso il salone della Parrocchia San Giovanni Battista di Pozzallo, rappresenta una nuova, ennesima frontiera nell’ambito dell’accoglienza.

Il Centro si occuperà di proporre un sistema di alta formazione rivolto agli addetti ai lavori dei centri di accoglienza, degli enti sia pubblici che privati, di istituti religiosi. Le priorità rimangono, tuttavia, proprio loro, i migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Dedicato a loro uno spazio di ascolto e consulenza legale in grado di fornire indicazioni e servizi per i minori stranieri non accompagnati.

Numerose le personalità presenti all’evento, il Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Firenze, Massimo Fratini, il Presidente della Commissione per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana e della Fondazione Migrantes, S. E. Mons. Guerino Di Tora, il Vicario Episcopale della Diocesi di Noto, Don Salvatore Cerruto, il Presidente del Comitato Scientifico “Centro Mediterraneo di Studi e Formazione Giorgio la Pira”, Flavia Cerino, Maurizio Certini della Fondazione Giorgio La Pira di Firenze, Giorgio La Pira del Comitato Firenze-Pozzallo per Giorgio La Pira, Giacomo Anastasi, Direttore del “Centro Mediterraneo di Studi e Formazione Giorgio La Pira”.

Accoglienza ed integrazione come parole d’ordine, che faranno da sfondo a tutte le attività didattiche. Accoglienza del diverso, per etnia, cultura e religione, ma anche accoglienza di chi è simile nel cuore, nelle aspettative, nei desideri e nella voglia di mettersi in gioco. L’intestazione a Giorgio La Pira rimarca, ancora una volta, la volontà di aprirsi all’integrazione, che può donare tantissimo anche per il solo fatto di esistere.

Pozzallo, sempre e comunque in prima linea, è riuscita a raggiungere un altro scalino, ha fatto un altro passo, piccolo, ma grande per chiunque ci creda, per chiunque fugga da violenze di guerra e povertà e riesca a trovare speranza nelle cose più semplici. Una sinergia di cultura, integrazione e rispetto reciproco è ciò che rende Pozzallo come simbolo della speranza per chi, in un mondo migliore, ci crede ancora.

 

 

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