INSULTI RAZZISTI A MBANDÀ “CHIAMATO ‘NEGRO’ MA SARÒ SEMPRE ITALIANO”

ROMA (ITALPRESS) – “Ieri sera, dopo anni che non mi succedeva, ho subìto un atto di razzismo”. A raccontare su Facebook la sua brutta avventura capitata a Milano, durante una lite con un automobilista, è Maxime Mbandà, terza linea delle Zebre Parma, nato a Roma da padre congolese e madre italiana, 20 caps con la maglia della Nazionale. “Giusto appunto due giorni fa, rispondendo a una domanda, dissi che i miei genitori mi avevano insegnato sin da piccolo ad affrontare gli episodi di razzismo col sorriso, ma questa volta no – scrive il rugbista azzurro – Questa volta non erano frasi dette da un bambino che avrebbe potuto semplicemente e ingenuamente ripetere ciò che poteva aver sentito da genitori, altri bambini, televisione o qualsiasi altra fonte. Sentirsi dire, da cittadino italiano e mulatto quale sono ‘Vattene negro di merda, tornatene al tuo paese’ (parole tutte reperibili in qualsiasi dizionario Treccani), mi ha letteralmente ferito, deluso, danneggiato moralmente e mi ha fatto riflettere tutta la notte”. “Solitamente cerco di farmi scivolare addosso tutte quelle frasi stupide che vengono passate come barzellette o frasi scherzose riguardante i Negri o comunque gli immigrati in generale, ma questa volta no – prosegue Mbandà – Sono fiero di essere il risultato dell’unione di due culture diverse e mi batteró sempre affinché vengano rispettati i miei diritti di cittadino italiano e del mondo”.

(ITALPRESS).

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