INIZIA A FIRENZE IL CONVEGNO SULLA CHIESA ITALIANA

Inizia domani a Firenze il 5°Convegno Nazionale della Chiesa Italiana sul tema:

”In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.Vi partecipano come delegati delle Chiese diocesane di Italia  Vescovi,Sacerdoti,parroci,religiosi e religiose,laici e rappresentanti dei movimenti di spiritualità e di sensibilità pastorale,gli intellettuali cattolici,le organizzazioni dei lavoratori cristiani e degli imprenditori ,dei sindacati e delle categorie professionali,le molteplici e varie associazioni di impegno politico cristiano e le realtà più vive sul piano formativo e culturale dei giovani e delle donne ,il mondo del giornalismo cattolico e della rete digitale della informazione e comunicazione. E’ un appuntamento importante soprattutto sul piano della definizione di una piattaforma comune di tipo pastorale in ordine al dialogo nuovo di fede e vita,condizione umana e problematica sociale ed esistenziale,economica, morale e politica. Sul crinale di questo tempo spirituale di evangelizzazione e promozione umana si intende individuare il ruolo più opportuno,più coerente e fedele in ordine alla missione della Chiesa e alle sue nuove responsabilità di testimonianza cristiana. E’ la scelta prioritaria della Misericordia di Gesù e della conseguente solidarietà fraterna,proposta da Papa Francesco, per il nuovo scenario della crisi di orientamento della coscienza cristiana e dell’etica pubblica nel Paese. Il Convegno e’ un’occasione offerta a tutti gli uomini e alle donne di buona volontà,ai credenti delle varie religioni e opzioni ideali e culturali, per incontrarsi e dialogare su linee concrete e propositive di costruzione del bene comune di ogni persona e di tutti i soggetti protagonisti del rinnovamento politico e morale della Società Italiana. Siamo  in piena transizione di vita e di senso comunitario nei mondi vitali. Il Cattolicesimo italiano  è alla ricerca di una via di dialogo e di valorizzazione di temi e sensibilità  spirituali e culturali per edificare condizioni comuni di convergenza strategica e per consolidare  una  buona e rispettosa convivenza laica e religiosa su  prospettive positive ed aperte di corresponsabilità e solidale reciprocità. La società italiana sta cercando di concludere il periodo delle contrapposizioni e dei contrasti su opposti umanesimi spesso ideologici ed astratti e , nelle sue espressioni più avvertite e mature, vuole  allargare lo spazio della condivisione e della collaborazione progettuale e pragmatica su obiettivi concreti di superiore bene comune più partecipato e democraticamente determinato. Nessuno può intestarsi il governo del miglioramento e della trasformazione dei rapporti umani e sociali,spirituali e materiali,di un benessere integrale. Nessuno ha il monopolio della proposta di valori necessari e di modalità più valide.E’ oramai finito il tempo delle contrapposizioni frontali tra diversi ed uguali umanesimi di assalto e incompatibili che nascevano dallo scontro tra opposti estremismi dopo  una bellicosa assolutizzazione ideologica e sacrale. La Chiesa di Gesù e di Papa Francesco non esiste per giudicare ma per annunciare la misericordia ed il perdono;non ha la pretesa di incarnare da sola la soluzione vincente ma ha la volontà forte di voler testimoniare  la via,la verità e la vita di Gesù Cristo,mite ed umile di cuore. Per i cattolici italiani non si tratta ora di camminare per la strada ingenuamente buonista ma di optare per quella superiore,quella dell’amore più grande,crocifisso,morto e risorto,del Dio debole e vicino. Questo cristianesimo della dolcezza e della comprensione non è potente ma forte della forza dei martiri della fede e della donazione secondo la più genuina tradizione cristiana. La Chiesa in Italia ha a che fare da tempo con le strutture di male e di peccato(Mafie,corruzioni,sfruttamento,inquinamento…) ed ha avuto i suoi martiri e i suoi testimoni(Don Pino Puglisi…).La sua libertà è comunque la fonte della speranza e della resurrezione del popolo italiano. La fede in Cristo e la guida del Papa e dei Vescovi illumina il cammino sinodale di tutti in tutti i luoghi del Paese,in tutte le chiese diocesane. Non c’è chi non vede il cambiamento in atto e i pericoli che si avvicinano alle nuove generazioni e al futuro prossimo. Bisogna al più presto attrezzarsi al centro e nelle periferie per migliorare il Capitale Umano dell’Italia e selezionare la classe dirigente più pronta ed adeguata per accompagnare con lealtà e umiltà questa transizione di fede e di spirito,di bisogni e di valori,di obbiettivi e di priorità. La tentazione di ricostituire muri e crociate ideologiche non riguarda solo i cattolici ma tutti,anche i laici e le diverse scuole.La Sfida di un nuovo umanesimo non è di parte ma interpella e riguarda tutti,nessuno escluso. A Firenze è d’obbligo morale e spirituale la purificazione della memoria e la valorizzazione dello spirito buono dell’umanesimo antico e nuovo della tradizione spirituale radicata e plurale dell’Italia. Non si tratta di riesumare ghibellinismi contro crociate di guelfi,arrabbiati e integristi oppure pseudo autonomismi senza origine e fondamento,ma di combattere i miti ideologici ,insieme finalmente laici e cattolici, in nome dell’uomo persona umana in una società di persone a identità comunitaria senza ricadere nella folla anonima e solitaria,muta e cieca,con il cuore di pietra…degli anni trascorsi.La Chiesa Cattolica che è in Italia e dall’Italia nel Mondo Globale,è diversa da una holding o da una agenzia culturale o da un laboratorio di ricerca. E’la Casa Comune della fede e dell’avventura cristiana alla Scuola della Parola e della Eucaristia del Divino Maestro. Non ha un recinto da offrire per una vita protetta e sicura,ma un cammino esistenziale da proporre a chi vuole liberamente scegliere e condividere la via di Damasco e la strada di Emmaus. I Cattolici intendono declinare insieme con tutti, serenamente e dolcemente il nuovo corso dell’Umanesimo trascendente e superiore che vive dentro le opzioni e le vicende carsiche e particolari dei luoghi  delle nostre speranze,anche nella voce assordante dei nuovi segni dei tempi. Inizia così,e lo auspichiamo, dopo la lunga notte delle ideologie del Novecento e  dei miti fuorvianti della postmodernità  un nuovo percorso di sfida,di dialogo e di confronto attorno ai seguenti interrogativi e problemi:individualismo di massa,consumismo compulsivo agiato e sprecone, sogno della perfetta salute(e non della buona!) e quello della felicità per sé mediante la ricchezza privata crescente,antico mito del dio denaro e del capitalismo buono(presunto!) che divide il paese in pochi ricchi e moltissimi poveri secondo il paradigma e il teorema divisivo del globalismo attuale. L’umanesimo fabrile  e, quello tecnocratico di oggi, non prepara una nuova primavera dell’Italia ma può accompagnare, se guidato dalla fede e dalla ragione in stretta sintonia tra di loro, un postumano di rispetto,di stima, di riconciliazione e di pace interna preventiva e foriera di alti e comuni traguardi di bene e di prosperità,materiale e spirituale. A Firenze 2015 la Chiesa Italiana nella luce di Cristo,crocifisso,morto e risorto,Redentore e liberatore si inginocchia di fronte al nostro popolo,ai giovani e ai poveri soprattutto,ai disperati e agli infelici per invitarli a partecipare e a sedersi alla comune tavola della condivisione e della speranza.

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