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Ingoia pila a bottone, bambino salvato in sala operatoria al Cannizzaro di Catania
22 Mar 2024 11:07
Le pile “a bottone” al litio, sempre più diffuse e utilizzate in giocattoli e altri oggetti comuni in casa, rappresentano un pericolo per i bambini, che potrebbero ingerirle. Il Ministero della Salute ha segnalato questo rischio qualche anno fa. Recentemente, un caso del genere è stato gestito con successo dal Pronto Soccorso pediatrico dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania.
IL BAMBINO HA SEI ANNI
Un bambino di sei anni proveniente da Gela si è presentato al Pronto Soccorso con un corpo estraneo nello stomaco: aveva messo in bocca una batteria e l’aveva ingoiata. La famiglia, preoccupata, è stata indirizzata all’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove i medici hanno applicato le linee guida per l’ingestione di pile a bottone. Dopo una radiografia addominale che ha confermato la presenza del corpo estraneo, il bambino è stato portato in sala operatoria, dove gli endoscopisti hanno estratto in sicurezza l’oggetto. Dopo una notte di osservazione, il bambino è tornato a casa in buona salute.
La dott.ssa Antonella Di Stefano, direttore dell’UOC di Pediatria e PS Pediatrico, spiega che anche se le pile sono di piccole dimensioni, possono causare danni, sia per l’effetto elettrico che per il rilascio di sostanze tossiche. È fondamentale intervenire tempestivamente, soprattutto nei casi di ingestione, per evitare complicazioni come la perforazione dell’esofago. La dott.ssa Di Stefano sottolinea l’importanza di proteggere gli alloggiamenti delle pile e di rivolgersi al Pronto Soccorso pediatrico in caso di ingestione sospetta di batterie.
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