INFIORATA DI NOTO. OSPITE EMANUELE FILIBERTO

Petalo dopo petalo, sono passati 37 anni dalla prima ‘ dell’infiorata di via Nicolaci. Noto oggi è un viaggio fatto di musica e una coinvolgente allegria che ti spinge sul manto fiorito tra i“Maestri Infioratori”.  Noto e la sua infiorata sono un eterno ed instancabile divenire di attrazioni, suggestioni, esperimenti, commistioni. Un’ edizione destinata a ritagliarsi un pezzo importante della fiaba: “l’infiorata ospita il mondo”. Sono 30 le delegazioni partecipanti provenienti dall’Italia e dal resto del mondo. Uomini e donne che faranno letteralmente scoppiare di colore un intera città quest’anno scelta per  il 6° Congresso Internazionale delle Arti Effimere “Tradizioni, miti e leggende” che si terrà proprio nei giorni della manifestazione da oggi, fino a domenica. Sulle pietra lavica che disegna la “salita del Principe”, così la chiamano a Noto,  migliaia di mani durante la notte del venerdì, sono impegnate a dare forma e sostanza ai bozzetti. Da una parte i meno esperti, ai lati del bozzetto, con fare deciso e veloce sminuzzano i fiori, oltre 3000, che servono a colorare il disegno. Nel vivo di ognuno dei 18 bozzetti ci sono uno o due artisti. E’ un’ arte fare l’infiorata, un’ arte effimera appunto. Il lavoro prosegue per tutta la notte, fino all’alba quando la foto di rito dal cestello posto in alto per inquadrare la scena, segna il collaudo finale: Noto è pronta in tutto il suo splendore. Ma Noto in questi giorni non è solo “Infiorata”. Attraversi una via e ti ritrovi, quasi per caso, alla mostra di Andy Warhol. I pezzi dell’artista statunitense resteranno a Noto fino a settembre. È caratteristico, come un salto nel tempo, incontrare personaggi in abiti settecenteschi, i nobili, patri fondatori della città barocca, egregiamente rappresentati dal “Corteo Barocco”. Ieri ha visitato la città di Noto anche Emanuele Filiberto, figlio di Vittorio Emanuele e di Marina Ricolfi Doria e nipote dell’ultimo re d’Italia, Umberto II di Savoia. Dopo aver apprezzato l’infiorata e la Cattedrale ha postato su Twitter: “Noto tra tradizione e cultura pop…”, “Bellissima Noto e la sua infiorata…”.

 

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