INDEGNA OCCUPAZIONE DELLA FUNZIONE PUBBLICA A SCOGLITTI

Le riflessioni del Capogruppo del Movimento Territoriale di Azione Democratica, Francesco Aiello: “I padroni del vaporetto. Eccoli là tutti sulla plancia a presentare lo spettacolo serale a Scoglitti. Scomparsi di giorno e dalla necessaria presenza al servizio dei cittadini, ricompaiono di notte, simil-tochigni e capi firmati. Non scappano, non si nascondono, sono lì a presentare lo spettacolo, quasi fossero loro autori e cantautori.  

Ma in tanta indecenza, una ne vogliamo segnalare che costituisce reato, abuso di potere, omissione di atti d’ufficio.  

Sul palco, assieme agli amministratori c’è Nicosia, abituato a sostituire l’assente fratello, persino sin dentro le sedi municipali, dicono di F., testa splendente. E’ sul palco del Comune, per una iniziativa istituzionale: a che titolo? Il PD ha sede a casa loro e costringono i militanti a scendere e a salir altrui scale, molti col cappello in mano.   

Il Municipio ormai è abituato alla strana coppia che si alterna nella visione di atti e documenti pubblici, ignorati e ignoti ai comuni consiglieri comunali.  

Tutti ricordano la raccolta di firme nei corridoi, dopo la chiusura dei termini, per la presentazione delle liste lasciate nelle loro mani e cambiate opportunamente nell’ultima campagna elettorale.   

 

Ma lì sul palco, a Scoglitti è l’arroganza del potere che domina, la sagra di famiglia, l’indegna occupazione della funzione pubblica. E ha pure parlato e magnificato se stesso, il F. Nicosia, incurante delle pernacchie virtuali e reali che la gente, ingrugnita, gorgogliava. 

Ma al di là dell’indecenza vi è il reato.  

Lo so che ormai se ne fottono totalmente delle nostre prediche. Spero tuttavia che qualche esponente dei vigili urbani presenti abbia annotato il fatto e presenti abbia annotato il fatto e presenti il rapporto al comandante, che non lo metta sotto calamarera.  Va trasmesso al magistrato, perché fa scandalo, soprattutto tra cotanti estimatori della legalità quali questi si fregiano di essere, tra un assalto e l’altro, alla decenza, alla legalità, al buon senso.”

 

Cinzia La Greca

 

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