INCUBI E PAURA DEL BUIO NEI BAMBINI

I disturbi del sonno nei bambini sono più frequenti di quanto non si pensi. Dato che il sonno, in queste fasi evolutive ha uno sviluppo variabile, devono sempre essere tenute presenti le variazioni fisiologiche legate all’età. Nelle varie fasi evolutive, il sonno ha particolari caratteristiche: solitamente ci vogliono dai  3 ai  6 mesi fino a che si instauri un ritmo sonno-veglia che si adatti al ciclo giorno-notte, ma al compimento del 1 anno, di solito, il bambino dorme per tutta la notte e il ritmo sonno- veglia è per lo più consolidato. Problemi nell’addormentarsi e a dormire per tutta la notte senza svegliarsi sono spesso legati a disturbi del sonno che compaiono in presenza di un evento scatenante come ad esempio l’inizio della scuola o dell’asilo, un trasloco, a conflitti con i coetanei o ad esperienze di separazione. Può accadere anche che, se ai risvegli notturni i genitori rispondono con troppe attenzioni, il bambino impara che: “se mi sveglio la notte, la mamma e il papà mi stanno più vicino che di giorno; mi conviene svegliarmi la notte!”. I bambini che durante il giorno ricevono sufficiente affetto dai genitori tendono a svegliarsi meno la notte per richiamare l’attenzione.  Soprattutto nei primi anni di vita del bambino, hanno un ruolo fondamentale gli oggetti, che gli permettono di tranquillizzarsi e di favorire il suo addormentarsi anche senza la presenza di persone di riferimento primario. I genitori dovrebbero prendere seriamente le paure dei loro bambini e cercare assieme a loro delle soluzioni per ridurne la comparsa, come ad esempio: trasmettere al bambino sicurezza, anche durante il giorno; installare una luce per la notte, che il bambino può accendere e spegnere da solo; leggergli una storia di modo che, il bambino si possa confrontare e identificare con quel personaggio fantastico e provare le soluzioni proposte nei racconti. Incubi e la paura notturna compaiono nel quadro dello sviluppo normale e nella maggioranza dei casi non sono situazioni patologiche, non portano a complicazioni e non devono quindi essere motivo di preoccupazione per i genitori. Se invece, vi sono sogni spiacevoli e ricorrenti è molto utile chiedere al bambino di disegnare il sogno e cercare di riconoscere possibili “soluzioni”. Ripetendo questo procedimento lo svolgimento del sogno si modifica e con il tempo l’incubo scompare. Altra paura, molto frequente nei bambini quando sopraggiunge la sera, è quella del buio: è una paura che si manifesta generalmente tra i 2 e i 6 anni di età e fa parte del normale processo di crescita del bambino. Importante è non obbligarlo a stare al buio. Stare con la luce spenta, non lo aiuta affatto a vivere la sua paura. Non ridicolizzare il suo timore e non ricattarlo: premiarlo affinché non abbia timore è sbagliato, mentre è giusto premiarlo solo nel momento in cui riesce a superare la paura. Spesso noi adulti quando sentiamo, che il nostro bambino ha paura, cerchiamo subito una soluzione. Un errore nel quale incorrono molte mamme e molti papà è liquidare subito la paura: fare subito qualcosa, non significa aiutarlo a superarla. Dobbiamo insegnare ai nostri bimbi a gestire gli stati interni: le emozioni non sono una tavola piatta.

 

 

 

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