INCONTRO SULL’OSPEDALE REGINA MARGHERITA DI COMISO

Il sindaco Giuseppe Alfano ha incontrato nella tarda mattina di oggi a Ragusa il direttore generale dell’Asp Ragusa Ettore Gilotta per discutere le tematiche riguardanti il futuro dell’Ospedale Regina Margherita di Comiso. Al termine dell’incontro, piuttosto franco e articolato, protrattosi per quasi due ore e al quale sono stati altresì presenti il direttore amministrativo dott. Granata, il direttore sanitario dott. Sigona e il responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale di Vittoria dott. Palumbo, il sindaco Alfano ha dichiarato:

“Non posso tacere dello stato di amarezza col quale ho ascoltato le determinazioni che la direzione generale dell’Asp Ragusa si accinge ad assumere in ottemperanza pedissiqua al cosiddetto Piano regionale di riorganizzazione della sanità in Sicilia che a breve prevede la chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Comiso e la trasformazione radicale dell’ospedale in un’altra struttura del tutto diversa da come l’abbiamo conosciuta finora. Il direttore generale Gilotta, pur comprendendo le ragioni che ho sottoposto alla sua attenzione facendomi interprete del comune sentire e delle giuste istanze dell’opinione pubblica comisana, rimane convinto che per problemi normativi, ossia le disposizioni dettate dall’assessore regionale alla Sanità Russo, oltre che per motivi etici, giacché ritiene che alla fine del processo di riorganizzazione della sanità in provincia di Ragusa l’offerta all’utenza sarà migliorata, non intende tornare indietro. Ritengo, tuttavia, non sia accettabile lo stillicidio cui sono sottoposti gli ospedali definiti complementari – Comiso e Scicli – giacché sono visti più come un problema e non piuttosto come una risorsa. Il dott. Gilotta, in più occasioni durante l’incontro odierno, ha posto come problema insormontabile la mancanza di risorse economiche da parte della Regione.  In buona sostanza il vero nodo del problema, secondo lo stesso Gilotta, risiede a Palermo, ossia nella volontà del presidente Raffaele Lombardo, della Giunta Regionale che lo collabora e dei deputati che lo sostengono, i quali hanno deciso di smantellare il sistema sanitario, qui come altrove, nella prospettiva di economizzare e migliorare il servizio. Sono convinto, però, che la Regione siciliana debba osare di più e trovare le risorse economiche per un potenziamento degli ospedali esistenti a partire dai vari Pronto Soccorso. In questa vicenda ho solo incontrato la condivisione da parte del dottor. Gilotta di una errata attuazione da parte della Centrale Operativa del 118 che avrebbe travisato il suo pensiero limitato  a deviare altrove le ambulanze con pazienti in estrema urgenza-emergenza, i cosiddetti codici rossi. Lo stesso direttore generale mi ha assicurato che le ambulanze saranno dotate di medico ma ciò, purtroppo, in contemporanea con la chiusura del Pronto Soccorso di Comiso. Su questo noi non siamo d’accordo, non staremo in silenzio e ho chiesto un confronto aperto sul tema in occasione della seduta aperta del Consiglio comunale convocata per domani pomeriggio in Municipio, alla quale ho invitato la direzione generale ad intervenire, in modo da ascoltare le proposte che verranno dai soggetti politici e dai semplici cittadini e dal Comitato spontaneo a difesa dell’ospedale di Comiso. In ogni caso, ogni azione di protesta sarà concertata coi cittadini”.

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