INCONTRO PRESIDENTI AVO SICILIA

Sabato 21 novembre 2015 alle ore 10,00 presso l’Antica Badia sita in Corso Italia 115 a Ragusa, avrà luogo l’incontro di tutti i Presidenti AVO provenienti da tutte le parti della Sicilia, alla presenza del Presidente Nazionale della FEDERAVO Dott. Claudio Lodoli, del Vicepresidente del Consiglio delle Regioni, e del Responsabile della comunicazione Nazionale, coordina l’evento il Presidente AVO Regione Sicilia Dott.ssa Lucia Dimartino. L’AVO conta oggi a livello nazionale 250 sedi con migliaia di volontari all’interno degli Ospedali.
Si parlerà “dell’ Era nuova dell’AVO”, continua il Presidente AVO Sicilia Dott.ssa Lucia Dimartino, cambia la società ed anche l’AVO necessita una rivisitazione dove le nuove indicazioni nazionali e regionali siano efficacemente pregnanti per un servizio assai delicato nelle corsie degli Ospedali che sia sempre più qualificato. L’immagine del volontario e del malato che si stringono nell’intensità di un incontro ci ricorda in ogni istante l’importanza che riveste quest’ultimo nella relazione. Relazione che si declina nell’ambito del servizio in corsia attraverso saggezza, costanza e generosità generando capacità di accoglienza, comprensione ed aiuto. Noi volontari AVO abbiamo scelto la missione di essere sempre presenti ad accogliere le necessità di chi si trova nel dolore nella reciprocità del donarsi. Tra i compiti affidatici dal Signore come volontari e collaboratori del Suo progetto all’interno degli Ospedali, c’è la cura del bene delle persone, nella prospettiva di un umanesimo integrale e trascendente. Ciò comporta la specifica responsabilità di educare al gusto dell’autentica bellezza della vita, sia nell’orizzonte proprio della fede, che matura nel dono di noi stessi verso gli ammalati la vita nuova, sia come prospettiva pedagogica e culturale, in obbedienza al Vangelo, aperta alle donne e agli uomini di qualsiasi religione e cultura, ai non credenti, agli agnostici e a quanti cercano Dio. Chi educa è sollecito verso una persona concreta, se ne fa carico con amore e premura costante, perché sboccino, nella libertà, tutte le sue potenzialità. Educare comporta la preoccupazione che siano formate in ciascuno l’intelligenza, la volontà e la capacità di amare, perché ogni individuo abbia il coraggio di decisioni definitive.

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