INCONTRO CULTURALE TRA CASTEGNETO CARDUCCI E CHIARAMONTE GULFI

“Nella prefazione di un libro di altro autore, molto tempo fa scrissi che l’opera si rivelava una importante guida alla ricerca delle radici della gente del contesto culturale descritto, andando a ritroso verso l’orizzonte del passato, come per dire: “Se vogliamo capire dove andare, dobbiamo sapere da dove veniamo”.

“Questo significa che se si vuole essere occorre conoscere, onorare e tutelare le proprie radici, ossia quello che siamo stati, che siamo oggi e che vogliamo restare”.

“Un uomo senza radici, o che disdegna le proprie origini, è un uomo che non sa dove andare, un uomo senza futuro, un uomo che non esiste. Le mie radici sono a Chiaramonte Gulfi, dove c’è la mia gente, il mio passato, il mio presente, il mio futuro … la mia tomba; dove sono nato ed ho costruito i valori essenziali della vita assieme ai miei compagni di allora e di sempre, dei quali qualcuno non ha più; ma le ritrovo anche a Castagneto Carducci dove trascorro ormai la massima parte della mia vita”.

“Qui, dopo la cessazione del servizio attivo, fissai la mia dimora privilegiata; qui, dove godo della mia solitudine circondato dal verde del “mio” bosco ed allietata dall’amorevole compagnia di sempre di mia moglie, Francesca”.

“Come dissi nel mio intervento in occasione del meraviglioso evento cui mi riferisco, quando venni per la prima a Castagneto Carducci, in un pomeriggio di inizio estate dell’ormai lontano 1974, nel percorrere i tornanti che si sviluppano lungo la collina fino a giungere all’abitato mi pervase la gradevole sensazione di quando mi recavo al mio paese, situato nella stessa posizione ad oltre mille chilometri di distanza, e d’improvviso il clima mi sembrò più mite, il viaggio gradevole”.

“Ora godo di un panorama unico, fino al mare, oltre il mare, oltre le isole dell’Arcipelago Toscano e parte della Corsica, ed il mio pensiero spesso scivola lungo le coste del Tirreno, attraversa lo Ionio e si ferma là dove c’è la mia gente”.

“È per questo che da sempre desideravo unire queste mie due realtà, simili ma distanti tra di loro, Chiaramonte Gulfi e Castagneto Carducci i cui territori peraltro emergono per prodotti agricoli similari ed eccezionali: nel primo, l’olio d’oliva tratto da piante millenarie di origine saracena e giudicato tra i migliori del mondo ed un ottimo vino; nel secondo, un eccellente vino tra i migliori del mondo ed un ottimo olio d’oliva”.

“Peraltro, entrambi i paesi si trovano in una posizione collinare panoramica, la cui vista spazia sulla campagna sottostante e sul mare ed in entrambi sono attive le rispettive Filarmoniche che tradizionalmente animano, con la loro musica, tutte le iniziative civili e religiose proprie dei rispettivi territori di appartenenza”.

“Avevo più volte palesato questo mio desiderio e quando nel 2013 venne a trovarmi il Sindaco di Chiaramonte Gulfi, Ing. Vito Fornaro, con l’Assessore allo Spettacolo e Turismo Alessandro Cascone, accolti con tutti i riguardi dall’allora Sindaco e Vice Sindaco di Castagneto Carducci, fu sostanziata l’idea di un “Patto di Amicizia” tra le due realtà produttive e culturali similari”.

“Cambiata l’Amministrazione Comunale a Castagneto Carducci, il progetto è stato ripreso in esame nel 2015 e si è deciso di avviarlo con uno scambio di visite istituzionali, intanto con un evento eccezionale che avrebbe visto a Castagneto Carducci il Gruppo Bandistico “A. Scarlatti” di Chiaramonte Gulfi per una serie di concerti, alla presenza del proprio Sindaco, appositamente intervenuto in forma ufficiale, e del Sindaco del posto coi rispettivi labari. Alea iacta est!”.

“A realizzazione avvenuta e consolidata di quanto da me auspicato, concorrerò con una iniziativa che mi riservo di annunciare”.

“Detto questo, desidero ringraziare ancora il Signor Sindaco Vito Fornaro e l’Assessore Alessandro Cascone di Chiaramonte Gulfi, per la loro sentita partecipazione alla realizzazione di una idea che ritenevo restasse solo tale, e la Signora Sindaco Sandra Scarpellini ed il Vice Sindaco Miriano Corsini nonché la Signora Assessore Catia Mottola di Castagneto Carducci, per calorosa accoglienza loro riservata”.

“Ringrazio gli amici ed i tanti amanti della buona musica intervenuti la sera del 6 settembre in Piazza del Popolo. E ringrazio con rinnovato abbraccio tutti i bravissimi componenti del Corpo Bandistico “A. Scarlatti” di Chiaramonte Gulfi ed al Maestro Sebastiano Gurrieri che oltre alla professionalità e bravura si è manifestato amabile ed entusiasta”.

“Un rinnovato forte plauso al bravissimo presentatore Stefano Agnoloni, che ha saputo condurre lo spettacolo da grande professionista, ed un affettuoso ringraziamento a mio fratello Salvatore per avere con me condiviso un avvenimento per noi chiaramontani così toccante”.

“Un particolare ringraziamento desidero rivolgere all’Assessore Giorgio Badalassi, per aver perorato l’iniziativa, al Maestro Giuliano Giuliani per aver magnificato l’evento da eccellente giornalista ed all’Arma dei Carabinieri per i servizi di sicurezza realizzati”.

“Ovviamente per ultimo, perché il più importante, un affettuoso abbraccio al deus ex machina di cotanto avvenimento che con tanta dedizione, competenza e professionalità è riuscito a portarci tutti in Piazza del Popolo per una grande festa. Ad majora!”.

“Quando venni per la prima a Castagneto Carducci, in un pomeriggio di inizio estate dell’ormai lontano 1974, avevo da poco costituito la Compagnia Carabinieri di Cecina”.

“Il caldo era talmente opprimente che più volte lungo il tragitto mi suggerì l’idea di tornare indietro e godermi in libertà quello squarcio di domenica; ma dovetti proseguire, per dovere del mio Ufficio, perché atteso per partecipare all’inaugurazione di una sagra”.

“Nel percorrere i tornanti che si sviluppano lungo la collina fino a giungere all’abitato mi pervase la gradevole sensazione di quando mi recavo al mio paese di origine, Chiaramonte Gulfi, situato nella stessa posizione ad oltre mille chilometri di distanza, e d’improvviso il clima mi sembrò più mite, il viaggio gradevole. Quando poi giunsi nell’allora “piazzale del belvedere”, accolto dal carismatico Maestro Giuliano Giuliani, questa sensazione divenne più forte e mi sembrò di ritrovarmi fra la mia gente, semplice ed accogliente”.

“Fu questo il mio primo approccio con una realtà che sarebbe poi diventata la mia meta preferita e, nel tempo che seguì, la mia dimora privilegiata”.

“Imparai così ad apprezzare gli usi e costumi locali, a condividere vocazioni e tradizioni di questa gente, a conoscere la sua storia millenaria ed i siti più famosi, a godere dei tramonti come in pochi luoghi avevo visti e del panorama oltre il verde intenso della pineta del lungomare, oltre il mare, fino alle isole che talvolta appaiono come poste lì dalla pennellata di un pittore bizzarro. Ecco, oggi vedo le mie due realtà unite da un unico disegno”.

“Vedo la mia gente di origine mescolata con la mia gente acquisita ed ovviamente per me è un momento meraviglioso che auguro a tutti di poter vivere”.

“Ringrazio per tutto questo il Sindaco (oso dire mio) di Chiaramonte Gulfi, Ing. Vito Fornaro, che ha voluto onorarci della sua presenza partecipando a questo momento di gioia, ed il nostro Sindaco di Castagneto Carducci, e con essi l’amico Assessore Giorgio Badalassi per l’aiuto che ci ha dato”.

“E, a proposito di aiuto, ringrazio il Direttore Generale della Banca Cooperativa di Castagneto, dott. Fabrizio Mannari. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri, sempre presente nella mia vita”.

“Ringrazio particolarmente la Filarmonica castagnetana per l’accoglienza e l’assistenza ed il suo Presidente Prof. Francesco Irrera per aver saputo interpretare questo mio desiderio fino a portarlo a questo meraviglioso contesto”.

“Ringrazio il bravissimo Conduttore di questa manifestazione, l’amico Stefano Agnoloni e mio fratello, pure colonnello e chiaramontano, per averci raggiunti da lontano.

Ringrazio quanti ci hanno collaborato con particolare riferimento alla famiglia Scalzini che spero di rivedere a Chiaramonte Gulfi”.

“Ma mi sia consentito di porgere un abbraccio affettuoso al Prof. Sebastiano Gurrieri ed alla eccezionale “ciurma” bandistica chiara montana i cui componenti desidero abbracciare uno ad uno con l’auspicio di rivederci tutti a Chiaramonte Gulfi. Grazie a tutti”

Vito Andrea Iannizzotto

 

 

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