INCONTRO CON IL MINISTRO ON. BEATRICE LORENZIN

Illustrissimo Onorevole, giungono notizie di stampa dalla quale si evidenzia che Ella prossimamente a Roma incontrerà il Ministro della salute, On. Beatrice Lorenzin.

Sembra, dalla lettura della notizia, che l’argomento oggetto dell’incontro sarà la problematica dell’Ospedale Maggiore di Modica.

Illustrissimo Onorevole, il sottoscritto, Firullo Antonio, rappresenta il Comitato cittadino denominato “IO STO CON IL BUSACCA”, un comitato nato solo ed esclusivamente al fine di dare voce a tutti i cittadini sulla problematica del nostro glorioso Ospedale Busacca divenuto più  oggetto di una diatriba politica che di salvaguardia della salute dei cittadini. Un Ospedale, però, a rischio chiusura definitiva.

Siamo pronti con ogni mezzo legale a nostra disposizione per tentare di salvare, quanto meno, l’impatto di emergenza con il suo Pronto Soccorso.

Come Ella ben sa, da qualche giorno assistiamo a delle dichiarazioni a dir poco sconcertanti sul nuovo Piano Sanitario Aziendale della Regione Sicilia che nella nostra provincia prevede la chiusura del nostro glorioso Ospedale Busacca in favore di un Ospedale “Comunitario”. Nevvero che:

 
l’Assessore Regionale alla salute, on. Gucciardi, a quanto è dovuto sapere da notizie di stampa, ritiene il nuovo Piano Sanitario Aziendale della Sicilia “INESISTENTE”.
Diversamente, il Presidente della Regione Sicilia in persona, On. Rosario Crocetta, sempre a mezzo stampa, invece, ha dichiarato “di fermare il Piano Sanitario Aziendale appena adottato dalla Regione Sicilia” ed ancora, non sfugge la notizia del Comune di Ragusa che ha proposto opposizione al Tar di Catania al nuovo Piano Aziendale Sanitario della Sicilia e, sempre a mezzo stampa, sembrerebbe, addirittura, che lo stesso è già sospeso e senza alcuna efficacia. È di pochi giorni fa un’altra dichiarazione rilasciata, ancora una volta, dal presidente della Regione Sicilia, Onorevole Crocetta, il quale afferma che l’ospedale Busacca non sarà più nemmeno “Comunitario” sconfessando il dott.re Aricò, Manager dell’Asp di Ragusa e la deputazione sciclitana.

Notizie che, ovviamente, hanno confuso fortemente tutta la cittadinanza siciliana ed in particolare quella di Scicli.

Un comitato appena nato che però già vanta più di 380 iscritti, intenzionati a formalizzare al Parlamento italiano una proposta di legge, previo la raccolta di firme, ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione, per ottenere il ripristino del Pronto Soccorso e dell’impatto di emergenza nel padiglione “N” dell’Ospedale Busacca.

Una richiesta necessaria ma soprattutto dettata più dal buon senso che da un obbligo di legge alfine di garantire la salute a tutti i cittadini sciclitani.
Siamo sorpresi e non poco delle innumerevoli dichiarazioni rese da più esponenti politici e addirittura discordanti tra loro riguardante il Piano Sanitario Aziendale della Regione Sicilia, la nostra salute.

Chiuso il Busacca tutto sta già per essere trasferito all’Ospedale Maggiore di Modica emergenza compresa che mi risulta impreparato ad accogliere un bacino d’utenza così vasto, più del doppio di prima e con un Pronto Soccorso non attrezzato per dare assistenza a tutti i pazienti che chiedono immediata emergenza.
Inoltre, piace rappresentare la gravità del “taglio” dei posti letto messo in atto al Busacca di Scicli che però non sono stati aggiunti all’Ospedale Maggiore di Modica così, in mancanza, molti degenti sono “costretti” alla loro permanenza in reparti differenti dalla destinazione disposta dal Pronto Soccorso di Modica in base alla malattia riscontrata.
Agli atti risulta che l’unico Ospedale destinato a chiudere in Sicilia è proprio il nostro, il Busacca, chissà quale il risparmio sanitario nelle casse della Regione Sicilia per tale decisione quando è già ufficiale lo sperpero di denaro messo in atto di milioni di euro per ristrutturare due reparti, quello di medicina e di chirurgia, proprio nel padiglione “N” che mai sono stati collaudati e quindi chiusi da sempre.
Scicli è una città che già da alcuni anni vive una realtà nuova, riconosciuta in tutto il mondo come la “Vigata” di Montalbano, la fiction del Commissario; la città del barocco, patrimonio culturale UNESCO; del cane prodigio “Italo”, omaggiato in tutto il mondo con il film; la città del “Cristo di Burgos”; del “Parco di Chiafura” e della “Fornace Penna”, di Via “Penna” e del Palazzo “Beneventano”; del “Colle San Matteo” e del “Convento della Croce” e delle chiese di una bellezza inestimabile.

18 chilometri di costa “invasa” ogni estate da migliaia e migliaia di bagnanti, una città nota anche per la sua agricoltura e che esporta i suoi prodotti in tutta Italia, anche oltre.
“la città più bella del mondo” come la definì lo scrittore Elio Vittorini con un territorio vastissimo che non può permettersi di non avere un immediato soccorso in “loco”.
La chiusura a Scicli del nostro Ospedale già in atto con il laboratorio analisi; la chirurgia, prossimamente anche il reparto di Medicina ma soprattutto la soppressione del Pronto Soccorso e dell’impatto di emergenza, è impensabile oggi in un territorio che ogni anno accoglie più di 80 mila persone soprattutto turisti, dove da un capo balenare del nostro territorio all’Ospedale Maggiore di Modica vi sono circa 20 km da affrontare tra il traffico cittadino e sperando senza imprevisti.

Agli atti risulta allo scrivente che qualche anno fa un uomo ha perso la propria vita non a causa dell’incidente, avvenuto in tarda serata nella località balneare di Sampieri, ma per essere arrivato all’ospedale Maggiore di Modica dopo circa un’ora, dissanguato.
Quante altre vittime dobbiamo aspettarci per una scelta oserei dire scellerata come quella della chiusura del nostro glorioso Ospedale Busacca e soprattutto del Pronto Soccorso? Alla luce di quanto sopra ed atteso che innanzitutto serve un doveroso e immediato chiarimento sull’utilizzo del nostro glorioso Ospedale Busacca e la sua destinazione finale, voglia illustrissimo Onorevole interagire con il Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin affinché possa essere accolta la richiesta del nostro comitato per garantire, quanto meno, a Scicli un Pronto Soccorso d’eccellenza con  l’impatto d’emergenza, Cardiologia, chirurgia d’emergenza, radiografia -tac – risonanza, laboratorio analisi, ambulanza medicalizzata 24/24 ore con rianimatore a bordo. Il tutto nel padiglione “N” già esistenti.
Certo di un sollecito riscontro colgo l’occasione per porgere cordiali saluti. Firullo Antonio
 
Scicli 26.09.2016

 

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