È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
INCENDIO AVIMECC: TUTTI DOVRANNO FARE LA LORO PARTE
29 Ago 2016 16:27
Pur partendo da una potenziale condizione di vantaggio rispetto ad altri territori della Sicilia, il territorio della ex Provincia di Ragusa ha risentito in maniera grave delle fauci della crisi, al punto da poter asserire di esserne uscito quasi modificato nel suo assetto economico e sociale.
Le espulsioni di tantissimi lavoratori dal mercato del lavoro verificatesi in questi ultimi anni e il numero delle attività imprenditoriali che hanno chiuso nel medesimo periodo, testimoniano di un processo di disarticolazione in atto del tessuto economico e sociale del territorio, che fino ad un certo punto ha potuto contare su esperienze imprenditoriali eccellenti, che lo hanno aiutato a ritagliarsi un ruolo e un riconoscimento di qualità non solo nei processi di sviluppo ma anche nella produzione di prodotti di alta qualità.
Se al quadro degli effetti prodotti dalla crisi si aggiunge ciò che è successo nei giorni scorsi con il rogo che ha quasi del tutto distrutto una grandissima azienda, l’AVIMECC, leader non solo nel nostro territorio ma con un ruolo di rilevante preminenza in tutto il meridione nella produzione avicola, non possiamo non delineare una condizione di crisi che rasente la stato di vera e propria emergenza, sia sotto il profilo della capacità di un contesto imprenditoriale di riavviarsi sia sotto l’aspetto occupazionale.
L’AVIMECC, il cui ruolo oggi interessa il mercato di buona parte del Meridione d’Italia, oltre ad aver dato l’occupazione a più di 200 persone, oggi a rischio, cui va il nostro pensiero di solidarietà, costituisce un importante pezzo del PIL della ex Provincia per la sua specifica attività, che coinvolge un immenso addentellato di indotto, che potrebbe anch’esso essere a rischio di ridimensionamento.
Sull’AVIMECC ci permettiamo di evidenziare che sarebbe una riflessione monca se qualcuno pensasse che, essendo un’azienda dentro il perimetro comunale di Modica, se ne dovrà occupare solo il Comune di Modica. Se realmente, come è obiettivo di tutti, si vorrà dare un contributo per la ripresa a pieno regime delle attività dell’Azienda, qui è necessario più di ogni altra cosa la sinergia di tutti i Sindaci del Consorzio comunale di Ragusa, perché questa realtà imprenditoriale è parte di tutto il territorio provinciale, ne determina le connotazioni economiche e ne è condizionata a sua volta. Noi pensiamo che sono tutti i Sindaci che dovranno pervenire, a breve, ad una sintesi rispetto a ciò che è opportuno intraprendere per consentire all’Azienda di riacquistare il ruolo e l’importanza che aveva, coinvolgendo le istituzioni sovraordinate. A partire da un incontro congiunto tra i Sindaci, Assessorato regionale alle Attività Produttive, Assessorato regionale al Lavoro, per inquadrare i possibili percorsi per quel che riguarda gli interventi per l’Azienda e quelli per salvaguardare i lavoratori interessati.
La Cgil chiederà che della questione AVIMECC se ne occupino le Commissioni regionali competenti, chiedendo la convocazione urgente, in seduta congiunta, della Commissione Attività produttive e quella del Lavoro, attraverso il pieno coinvolgimento dei Parlamentari regionali del nostro territorio, che in questo dovranno agevolare la realizzazione di alcuni interventi ritenuti propedeutici ma che sono necessari.
Non è da escludere anche la possibilità di richiamare l’intervento del Ministero delle Attività Produttive, in una ottica di azione tesa al rafforzamento degli strumenti per consentire all’Azienda di ritornare a produrre come prima e perché non va dimenticato che se il Governo nazionale ha a cuore il Meridione il primo utile modo per testimoniarlo è oggi quello di adoperarsi affinché una mirabile e sfortunata azienda di questa parte dell’Italia sia sostenuta al punto di farle recuperare la valenza economica e sociale che assolveva prima della disgrazia.
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