INCARDONA SPARA A ZERO SU D’AMICO: QUASI UN FILM DI FANTOZZI

“Un’indecenza come quella che si è vista ieri era sul palcoscenico del Vittoria Colonna non si era mai vista. Che attori e coristi si siano rifiutati di proseguire lo spettacolo, perché non pagati dall’impresario, a sua volta non pagato dal Comune, è veramente tragicomico. E’ stata mortificata la dignità degli spettatori, l’assessore alla Cultura, Luciano D’Amico, deve dimettersi”. 

Il deputato regionale di Forza del Sud, Carmelo Incardona, interviene sull’incresciosa sospensione dello spettacolo “Cavalleria Rusticana, omaggio a Verga”, messo in scena sabato sera nell’ambito della stagione tetrale 2010 organizzata dal Comune di Vittoria.

Quello in calendario sabato è il terz’ultimo spettacolo della stagione. Già dopo la prosa del primo atto, l’assessore D’Amico si affrettava a dire agli allibiti spettatori che si sarebbero potute verificare delle complicazioni tali da comportare la sospensione dello spettacolo, precisando che il Comune avrebbe rimborsato gli abbonati e gli spettatori della serata.

La compagnia che ha portato in scena lo spettacolo, l’Associazione “I Siculi” sotto la regia di Toni Musumeci e la direzione dell’orchestra di Umberto Terranova e corale di Francesco Costa, ha comunicato al termine del 2° atto e prima dell’intermezzo, che il melodramma non sarebbe più proseguito. Gli spettatori inviperiti hanno lanciato improperi di ogni genere e sul palco tra gli stessi attori e coristi, con l’impresario teatrale, non è stato un belvedere.

“Scene degne di un tragicomico film di Fantozzi – ha sottolineato Incardona – che hanno tolto ogni velo sull’improvvisazione di questi amministratori che arrivano a regalare alla platea questi indegni spettacoli. Si è trattato di un ulteriore esempio di disamministrazione.  L’assessore D’Amico deve dimettersi per ridare immagine alla nostra Città che merita molto di più. Ha offeso la dignità di tanti vittoriesi che hanno creduto di potere godere di una stagione teatrale degna di tal nome. Quello di ieri è stato  un esempio significativo ed emblematico non solo del modo improvvisato dell’operato di questa amministrazione, ma anche della inadeguatezza dei suoi componenti”.

 

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