INCARDONA: “BASTA CON LE PAGLIACCIATE ED I COMPORTAMENTI DA GIULLARE DI DIGIACOMO.

Il ritardo dell’apertura dell’aeroporto di Comiso ha un preciso responsabile politico: l’onorevole Giuseppe Digiacomo.

L’onorevole del Pd ha sulle spalle il pesante fardello di un fallimento politico, iniziato con la creazione di una infrastruttura di proprietà comunale, proseguito con l’emissione di un bando di gestione che non ha consentito a Comiso di svincolarsi dall’orbita etnea e culminato con il suo immobilismo all’Assemblea Regionale Siciliana.

“Prendo atto del suo giudizio nei miei confronti – ha affermato l’onorevole Carmelo Incardona di Grande Sud, commentando le recenti dichiarazioni di Pippo Digiacomo – ma il mio su di lui, per quanto riguarda l’Ars, si può solo esprimere a voce alta e senza tema di smentita: non pervenuto!”.

Ancora una volta anziché esercitare il proprio ruolo di componente di una maggioranza ribaltonista che, però, potrebbe rinunciare a qualche voce della “cosiddetta tabella h” e spendersi chiedendo al governo regionale di tagliare di investire per garantire la piena operatività della struttura, l’onorevole Digiacomo attacca ed insulta mentendo sapendo di mentire.

“Il sottoscritto – ha proseguito l’onorevole Incardona – uscì dal governo regionale assieme ad altri quattro assessori perché vi fu una crisi di governo che portò alla formazione di un nuovo esecutivo con un primo cambio di maggioranza. La corrente del partito che mi aveva indicato come assessore non partecipò da quel momento in poi a nessun altro dei governi Lombardo che via via si sono susseguiti”.

“Inoltre Lombardo – ha affermato il deputato di Grande Sud – già il 2 dicembre 2009 ebbe a ribadire che era stato lui a sbagliare su alcuni atti di governo che riguardavano le mie deleghe e che ci avevano visti con due punti di visti differenti. Lo disse in aula alla presenza dello stesso Digiacomo. E ancora, ieri ha riportato come un risultato quello di avere utilizzato i fondi e le regole del Fondo Sociale Europeo anche per la formazione continua disciplinata dalla legge regionale 24, che io stesso avevo indicato come soluzione già nella finanziaria del 2009 che però fu osteggiata dallo stesso Lombardo perché evidentemente avevo anticipato troppo i tempi”.

“Digiacomo – ha proseguito  l’onorevole Carmelo Incardona – non ha ancora capito che la struttura di Comiso non potrà rientrare nella gestione statale, poiché il traffico aereo sarà inferiore al milione di passeggeri e quindi non in grado di poter ricevere alcun sostegno dal  governo nazionale. Il suo progetto sull’aerostazione già a monte è nato zoppo, avendo creato una struttura di proprietà comunale, facendo così sorgere diversi intoppi burocratici che hanno bloccato l’iter d’avvio per diversi anni, vista la difficoltà nel reperire finanziamenti pubblici, specie statali”.

“Nella finanziaria regionale –si chiede l’onorevole Incardona- vi sono milioni di fondi destinati ad enti e associazioni. Possibile che non si riescano a trovare altri 300mila euro per garantire l’apertura del Vincenzo Magliocco?”

Il deputato regionale del Pd con le recite continua a nascondere le sue colpe. Ha messo nuovamente in piedi il solito teatrino infarcito di vuota retorica, dopo aver snobbato le lotte dei cittadini siciliani all’Assemblea Regionale.

Per questo motivo l’onorevole Incardona si domanda: “Qual é la differenza tra lui e qualunque altro cittadino che mette in atto una protesta? Nessuna! Solo che lui è un deputato di una maggioranza che governa la Sicilia, il comune cittadino no. Allora è chiaro che il comune cittadino quando mette in atto forme di protesta eclatanti non solo è legittimato a farlo, ma probabilmente è quello l’unico modo che ha per farsi ascoltare; quando lo fa Pippo Digiacomo è chiaro che è un comportamento da giullare”.

“Io preferisco atteggiamenti più sobri e meno rumorosi –ha concluso il deputato di Grande Sud- anche quando la poca rumorosità può rappresentare un motivo di critica. Quindi il parere sulla mia azione politica sarà pure, come dice lui, sulla mediocrità.  Ma gli voglio ricordare al di sotto del mediocre vi è lo scarso, che é il giudizio che si può dare sul suo operato: sia sul piano dell’azione che su quello dell’etica politica”.

 

 

 

 

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it