INAUGURATO A COMISO IL NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO “MOMM”

E’ stato inaugurato sabato 29 ottobre, nel cuore del centro storico di Comiso, il “MOMM”: studio fotografico, art gallery e book shop a cura di Antonio Bonifacio, sito in via Papa Giovanni XXIII 43.

Contestualmente all’apertura del nuovo spazio espositivo, è stata inaugurata la collettiva d’arte tutta al femminile dal titolo “Woman in the Mirror, donne ritratte da donne”, a cura di Antonio Bonifacio e Amedeo Fusco. La mostra vede esposte le opere di artiste provenienti da tutta Italia: Francesca Barnini, Margaret Carpenzano, Annalisa Cavallo, Mariagrazia Diquattro, Manuela Distefano, Sara Ghedin, Alessandra Iurato, Stefania Lo Monaco, Rosy Mantovani, Beatrice Nicosia, Deborah Puglisi, Barbara Puglisi, Antonella Rollo, Fabiola Santarelli, Donata Scucces, Mariapia Sozzi, Paola Ummarino. Questa mostra, visitabile fino al 27 novembre, è stata allestita al piano superiore del MOMM, mentre al piano inferiore si trova lo studio fotografico di Antonio Bonifacio.

All’inaugurazione sono intervenute moltissime persone, fra cui l’assessore alla Cultura del Comune di Comiso, Sandra Sanfilippo, che ha sottolineato insieme ad Amedeo Fusco del Centro di Aggregazione Cultuale di Ragusa (che collabora con il MOMM) il coraggio dimostrato da Antonio Bonifacio nell’intraprendere un percorso del genere investendo nell’arte nella sua città e per la sua città, in un momento di crisi come quello attuale. Antonio Bonifacio ha ringraziato tutti i presenti, fra cui la sua collaboratrice Alessandra Mercorillo e gli artisti intervenuti all’evento Annalisa Cavallo, Lucio Morando, Arturo Barbante, Manuela Distefano, Sergio Cimbali, Mariagrazia Diquattro, Stefania Lo Monaco e Beatrice Nicosia.

Antonio Bonifacio, dopo aver vissuto a Palermo, dove si è laureato in Architettura, è tornato a Comiso con il preciso intento di mettere il suo impegno a disposizione della vita culturale della propria città: “Ho sempre pensato che l’artista è colui che ha la fortuna di riuscire a dare forma alle emozioni che ha dentro e che mostrare tali emozioni fosse una sorta di dovere verso la collettività. Spero, quindi, che aver creato questo spazio contribuisca ad arricchire l’animo di chi vorrà visitarlo”. 

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