Intorno alle ore 7 di stamani, il reparto di psichiatria dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa è stato interessato da un allagamento causato dalla rottura di un tubo dell’impianto di condizionamento. L’episodio ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Ragusa, che hanno messo in sicurezza i locali e confermato che l’allagamento non era […]
Inaugurata “Memoriae loci”, la mostra fotografica di Emanuela Minaldi
12 Giu 2017 18:59
L’evento, patrocinato dalla Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania e si svolge presso l’Ex Monastero dei Benedettini, nei locali delle “Cucine reparto superiore”, fino al 30 giugno.
Un pomeriggio intenso ed emozionante, un viaggio dentro la memoria storica di Catania. Sono queste le sensazioni raccolte in sala, osservando i numerosi visitatori che hanno partecipato all’opening della mostra “Memoriae Loci” è visitabile tutti giorni da lunedì a venerdì dalle 9 alle 18 presso i locali delle “Cucine reparto superiore” dell’Ex Monastero dei Benedettini dell’Università di Catania e racconta attraverso le immagini la storia di una ex fabbrica di zolfo sita nel centro storico di Catania, di fronte al centro fieristico Le Ciminiere.
Il lavoro della fotografa Emanuela Minaldi è come un tuffo nel passato, nella gloriosa storia industriale dell’ex impianto di via Raffineria. «Il progetto fotografico intitolato Memoriae loci è un lavoro iniziato circa un anno fa e l’input mi fu dato dall’Ing. Augusto Zanuccoli – racconta Emanuela –, uno degli attuali proprietari della ex fabbrica di zolfo A&A Fratelli Zanuccoli, il quale mi chiese di fotografare la fabbrica abbandonata in previsione di una vendita e dunque di una possibile demolizione. Dopo mesi di lavoro e di ricerche, oggi la mostra, ovvero un piccolissimo spaccato di Catania che parte dagli anni ’50 e finisce ai giorni nostri. La famiglia Zanuccoli rappresenta la storia industriale della Sicilia sono di origine romagnola e cominciarono la loro attività nell’Isola alla fine dell’Ottocento, trasferendosi da Cesena a Catania. Il sito, inoltre, è stato utilizzato come set cinematografico per girare le prime scene del film Mimì Metallurgico ferito nell’onore di Lina Wertmüller, una storia che occupa una sezione della mostra con le locandine d’epoca e foto originali di scena messe a disposizione dal critico cinematografico Sebastiano Gesù.
«Le foto posseggono una luce suggestiva, direi caravaggesca, che delinea e dipinge gli spazi coinvolgendo a tutto tondo lo spettatore all’interno dell’architettura della fabbrica – dice Aurelia Nicolosi, la curatrice della mostra –, e questo lo vediamo negli spazi illuminati da una singola finestra da cui penetra il taglio della luce che sembra quasi evocare un senso di speranza: come se la fabbrica in qualche modo, nel momento dello scatto, nell’atto del fotografo, stesse rinascendo a nuova vita».
La mostra patrocinata dalla Regione Sicilia, Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, dal Comune di Catania, dall’Università degli Studi di Catania, da Confindustria Catania e da Wondertime ed è realizzata in collaborazione con KōArt: unconventional place e Officine Culturali con il contributo di Asmundo di Gisira Art Market Living Boutique, Zanuccoli Industrie Zolfi, Assicurazioni Generali e Studio odontostomatologico dott. Umberto Gulisano.
Marzia Paladino
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