È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IN UN SILENZIO CARICO DI PATHOS IERI A SANTA MARIA DI BETLEM IL RITO DELLA DEPOSIZIONE DEL CRISTO MORTO DALLA CROCE
30 Mar 2015 08:19
C’era un silenzio carico di pathos, ieri sera, nella chiesa di Santa Maria di Betlem, a Modica. Un silenzio che ha scandito i momenti più significativi del tradizionale rito della “Deposizione del Cristo dalla Croce”. Dopo la santa messa celebrata dal parroco, il sacerdote Antonio Maria Forgione, è stato Davide Olivo, baccelliere in Teologia, che sta effettuando una esperienza pastorale in parrocchia, a guidare questo speciale rito. Il simulacro del Cristo viene calato dalla Croce, dopo che, uno dopo l’altro, sono staccati i tre chiodi (i due delle mani, l’altro riferito ai piedi). Subito dopo, il corpo viene trasportato su una lettiga all’interno della cappella palatina e qui disposto per l’adorazione dei fedeli, accanto al simulacro della Madonna Addolorata. Si tratta di una cerimonia molto particolare che non a caso è stata seguita con estremo fervore. Il tutto, tra l’altro, in un contesto architettonico unico, quale quello della cappella Cabrera appunto, sopravvissuta al terremoto del 1693 e incastonata nella nuova architettura settecentesca. I fedeli, dopo la santa messa, uno dopo l’altro hanno voluto manifestare il proprio dolore rendendo omaggio al simulacro del Cristo. Conclusa la cerimonia, il simulacro è stato risistemato nella cappella a destra dell’altare maggiore. “Ci accingiamo a vivere la festa della Santa Pasqua – dice don Antonio Maria Forgione – e sappiamo che a Modica ha un carattere tutto particolare dal punto di vista della tradizione e del folklore religioso. Non foss’altro perché stiamo parlando della festa del Cristo risorto e della Madonna vasa-vasa. La festa della Pasqua per il cristiano è la festa per eccellenza perché, come dice San Paolo, se Cristo non fosse risorto la nostra fede sarebbe vana. Quindi, il cristiano crede a un Dio che è morto e che è risorto e che, quindi, evidentemente è vivo. Il cristiano aderisce con la fede alla persona di Cristo Gesù che, risorgendo, è sempre presente in mezzo a noi e dà continuamente senso alla nostra esistenza”. Al termine della santa messa, don Forgione ha ricordato quali gli appuntamenti principali della Settimana santa a cominciare dalla messa crismale che giovedì 17 aprile, alle 9, si terrà nella Cattedrale San Nicolò a Noto. La funzione sarà presieduta dal vescovo, mons. Antonio Staglianò. Nello stesso pomeriggio, poi, alle 19, nella chiesa di Santa Maria di Betlem, è in programma la messa “In coena domini” con il rito della lavanda dei piedi. Ci sarà la solenne processione interna fino alla cappella della Reposizione. Sempre giovedì, ma alle 22, si terra una adorazione eucaristica comunitaria.
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