È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
In tilt i sistemi telematici che dovrebbero autorizzare la cassa integrazione e altri benefici
01 Apr 2020 10:59
Esordio da dimenticare. Speriamo vada meglio per il futuro. Così Anc Ragusa evidenzia come risulta molto difficile, quando non impossibile, l’accesso ai sistemi telematici che dovrebbero permettere di istruire le pratiche necessarie all’ottenimento della cassa integrazione, nell’ambito dei provvedimenti emergenziali Covid-19.
Un problema che riguarda non solo l’area iblea ma che sembra esteso su tutto il territorio nazionale. Il sito Inps appare costantemente in blocco da tre giorni, da ieri lo è anche quello del Fondo di solidarietà bilaterale dell’Artigianato. “È impossibile così – sottolinea il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino – avviare le richieste di cassa integrazione. Se la situazione non migliora, oggi, vero D-Day, sarà il caos assoluto.
Anche oggi è un giorno campale. Infatti, dall’1 aprile è possibile presentare le domande da parte di artigiani e commercianti per poter accedere al bonus dei 600 euro. Facile prevedere che ci sarà una corsa sfrenata alla presentazione delle relative istanze. E tutto questo manderà in crash il sistema con buona pace delle dichiarazioni dell’Inps che ha più volte evidenziato come non si tratti di un click day”.
“Ci chiedono, anzi ci impongono, come categoria professionale – prosegue il presidente Paolino – di essere sempre pronti a supportare i nostri clienti. Ma Stato e istituzioni sono pronti? Da quanto visto in questi giorni, sembrerebbe che, ancora una volta, si sia di fronte a un modo schizofrenico di legiferare. Occorre, infatti, studiare non solo i Dpcm e le varie interpretazioni ma anche aiutare e cercare di dare soluzioni ai nostri clienti per scongiurare la chiusura definitiva delle loro attività. Ci troviamo, insomma, tra l’incudine e il martello: da un lato lo Stato scarica su di noi l’attuazione pratica di norme che sembrano scritte da alieni; dall’altro i clienti che sfogano sulla categoria ansie e preoccupazioni per un futuro quanto mai incerto”.
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