In Sicilia e in Tunisia si sperimentano le colture agriponic: a Ispica il progetto è già realtà

In Israele, da quasi un decennio, è stata superata la fase della sperimentazione dell’Agriponic coltivando di fatto con il sistema del fuori suolo a ciclo chiuso. Con un risparmio di risorse idriche ed una riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti tradizionali. In Sicilia, come in Tunisia, si è nella fase sperimentale. Ad Ispica, la ditta Moncada OP sta lavorando in tal senso rendendo concreto il progetto “Intesa”, cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma Eni di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020 di cui la Regione siciliana è l’Autorità di gestione.

COLTURE IDROPONICHE, A SCICLI PROMOSSO IL PROGETTO DELLA SOSVI

Accolta ieri a Scicli, Comune partner insieme ad Ispica del progetto promosso dalla Sosvi, una delegazione tunisina che a Manouba è impegnata nell’analoga sperimentazione in corso ad Ispica. Di questo progetto, nella provincia iblea e nell’isola, si ha notizia fin dal 2012 fin dai tempi della sua presentazione in Tunisia. Quali gli obiettivi? Produrre ortaggi senza uso del suolo e senza uso di substrati utilizzati negli anni per le piantine da immettere nel ciclo della produzione. Con questo processo di coltivazione, denominato “Agriponic”, le radici delle piante vengono “annegate” nell’acqua ed il nutrimento, per la crescita della pianta e del prodotto, viene dato in forma liquida.

In questo modo si recupera l’acqua con il ciclo del riuso, non si incide sull’ambiente evitando di utilizzare substrati come panetti di noce di cocco o braccialino e si riduce l’eccessivo sfruttamento dei terreni da coltivazioni intensive proprie, nel caso di questo territorio, della fascia trasformata iblea. L’impianto è gestito da una centralina controllabile da remoto con apposita App e dotata di display touch screen per il controllo dei parametri. Benefici ambientali e produttivi da questo innovativo sistema che rappresenta una valida alternativa alla classica coltura in serra.

E’ sostenibile dal punto di vista ambientale, tecnologicamente è un sistema che và oltre il tradizionale e, se saputo impiegare (per questo sono necessarie conoscenze e formazione), consente di produrre in modo ottimale. In Sicilia, ora, comincia la fase concreta della divulgazione agli addetti del settore agricolo dopo quella della sperimentazione in atto a Ispica ed a Manouba, in Tunisia.

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