IN MOSTRA A PALERMO LE RACCAPRICCIANTI PERFORMANCE DI HERMANN NITSCH

Definire con esattezza cosa sia l’arte e come dovrebbe essere rappresentata, è un compito difficile, nessuno può indicare una metodologia corretta da eseguire ad un’artista; personalmente penso che l’arte sia una continua ricerca che esprime il significato più intimo che l’artista stesso vuole trasmettere, procurando agli occhi dell’osservatore forti emozioni e messaggi puramente soggettivi. Detto questo, sono stata informata dalla giornalista e attrice di Palermo, Giusy Randazzo, sulla presenza della mostra dell’artista austriaco Hermann Nitsch, dal titolo Das Orgien Mysterien Theater, ai Cantieri Culturali della Zisa, che è stata patrocinata proprio dal Comune e dall’assessorato alla cultura. Nitsch, fa parte del movimento definito “Azionismo Viennese”, fondato verso la metà degli anni sessanta, insieme a Günter BrusOtto Mühl e Rudolf Schwarzkogler; già nel 1961 crea le Schüttbilder (opere create gettando colore e sangue sulla tela), partecipa a diverse azioni e mostre a Vienna, che lo porteranno a tre arresti e diversi processi. Nel 1971 acquista, a sud di Vienna, il castello di Prinzendorf, dove terrà da quel momento in poi tutte le sue azioni, e in particolare l’”Orgien-und-Mysterien-Spiel” (Teatro delle Orge e dei Misteri: riti orgiastici in cui vengono squartati gli animali; il sangue e le interiora sono cosparsi sui corpi dei partecipanti, e nel frattempo si compiono atti sessuali di gruppo)! Il pensiero di Nitsch in merito a queste sue rappresentazioni, (immagini di animali sanguinanti e sacrificati in croce, ebbrezza, nudità, incitamento a squartare bestie da soma fino a tirarne fuori le viscere e a calpestarle, imbrattare di sangue le persone crocifisse unendosi a loro attraverso un rito collettivo di frenesia, basato su riti liturgici e “sacri”), è che devono provocare nel subconscio dell’osservatore il desiderio di entrare in contatto con il loro essere animale più profondo e istintivo, che la società umana reprime.

Descrivendo questo suo modo di rappresentare l’arte, mi viene da pensare che forse stiamo vivendo un sogno, o incubo, perché nel 2015, questo personaggio attraverso le sue azioni primitive, tali da poter essere definite primordiali, e non medievali, non suscita emozioni agli occhi della maggioranza di chi guarda, ma solamente orrore e disgusto, nonché forte rabbia per l’abuso perpetrato a danno degli animali.

Nonostante le proteste degli animalisti, che si sono mobilitati attraverso una petizione per bloccare la mostra di Nitsch, che ha raggiunto circa 70.000 adesioni, sostenute anche da Vittorio Sgarbi, la mostra, che in Messico questo inverno è stata bloccata, è stata installata a Palermo!  In un’intervista a “La Repubblica”, Sgarbi dice: < si tratta di un’avanguardia anemica e asfittica. Non è neppure una provocazione fine a se stessa. Ma la cosa più grave è che c’è il rischio di fare passare il messaggio che questa qui è l’arte contemporanea. Non è così. Il popolo fa bene a ribellarsi –  dice Sgarbi –  Ma guai a censurare la mostra, altrimenti si ottiene l’effetto contrario, si fa il loro gioco. Ci sono artisti che hanno campato decenni con la censura. Che ne hanno fatto la loro cifra. La mostra va fatta. Tanto diciamolo chiaro, non credo ci andrà qualcuno>. Fortunatamente sono state bloccate le carcasse degli animali, ma questa esposizione forse non meritava nemmeno di essere installata.

L’appello lanciato dagli animalisti richiama la Dichiarazione universale dei diritti degli animali dell’Unesco. Secondo la Dichiarazione dell’Unesco del 1978, infatti, nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo. “Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano gli animali sono incompatibili con la dignità dell’animale”, si legge all’articolo 10 della Dichiarazione. Hermann Nitsch si difende, affermando che nelle sue performance sono utilizzate solo carcasse di animali già morti.

Se è vero che solitamente la personalità dell’artista è quella di un animo tormentato, è anche vero che, condividendo il pensiero di molti, l’opera di Nitsch  è solamente un elogio alla violenza contro gli animali, che domani può divenire incitamento alla violenza contro le persone. Chi maltratta gli animali, non ha rispetto per se stesso e per i suoi simili. Dalle foto di chi ha visitato la mostra, e ha pubblicato su internet, si notano anche strumenti chirurgici..utilizzati…

Per contrastare questa orribile installazione, ed elogiare invece il messaggio pulito dell’arte, che deve infondere agli occhi, al cuore e all’animo umano, e del valore importante della vita, la Pubbljmage di Giusy Randazzo e Angela Scafidi Fotografa, con la partecipazione di Giusy Lo Grasso, organizzano nelle giornate del 22 e 23 Luglio 2015 appuntamenti dedicati ad arte, cultura e spettacolo dalle ore 18,30 alle ore 00,00, in una splendida location Balneare di Palermo. Il 22 luglio è prevista la partecipazione dell’attore, regista, scrittore, Enio Drovandi, che fa della sua arte un inno alla vita. Tutti gli artisti che vorranno prendere parte a tale iniziativa, che pone alto il tema della vita contro la morte (fotografi, pittori, artigiani, artisti di strada, scrittori, musicisti modelle, hostess parrucchieri estetisti ecc ecc), possono contattare i seguenti numeri: 338 74 14590 (Giusy); 338 7039475 (Angela).

 

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