IN MARGINE AGLI ATTENTATI TERRORISTICI DI PARIGI

Ascoltando i commenti  sul tragico 13 Novembre in cui è stata duramente colpita la  città simbolo di cultura e di libertà per la civiltà europea, mi hanno fatto riflettere tre notizie.

Prima notizia. Il Comune di Merano versava un contributo di duemila euro mensili ad un immigrato perchè aveva cinque figli. In questi giorni si è scoperto che quest’uomo faceva parte di una cellula di terroristi. Il Sindaco di Merano , intervistato durante una trasmissione televisiva, si è difeso dicendo che non potevano sapere…

Quello che mi lascia molto perplessa in tutto questa faccenda è la disparità di trattamento tra situazioni simili da una regione all’altra, da un comune all’altro. Ormai l’Italia non è una repubblica ma un’accozzaglia di staterelli che legiferano a piacimento e con un  welfare fai da te.

Solo alcuni mesi fa in  una trasmissione televisiva veniva intervistata la mamma di cinque figli, cittadina italiana, non immigrata, a cui i figli erano stati tolti,perché non era in grado di mantenerli, per giunta separandoli tra di loro con grave pregiudizio della loro salute psico- fisica.

Perché in una regione si possono avere sussidi di duemila euro per mantenere i propri figli e in un’altra si perdono i figli?  Perché, nel secondo caso, si è scelto  di far prosperare le  case-famiglia, in cui hanno interessi ,vedi caso, assistenti sociali e psicologi nominati dai tribunali .

Seconda notizia. Il proprietario della casa in cui  abitavano gli autori degli attentati di Parigi “è cascato dalle nuvole”, dichiarando che gliela aveva data perché gliela aveva chiesto un amico.

In un’Europa in cui da mesi si parla di rischio terrorismo può essere ammessa una leggerezza del genere da parte del proprietario di una casa? O si deve pensare ad una forma di complicità?

Terza notizia. Allo stadio di Istanbul il minuto di silenzio è stato interrotto da grida di “Allah Akbar”. Suscita sempre più perplessità l’eventuale ingresso della Turchia nell’Unione Europea.  Eppure il terrorismo ha colpito anche da loro.

Ci sono coloro che dicono che i Musulmani che si dissociano da gesti di solidarietà con le vittime di Parigi sono convinti di appartenere ad un popolo che è stato sfruttato e perseguitato dagli Europei  colonialisti, ma la Turchia non è stato un Paese vittima della politica coloniale europea ma un Impero che per secoli ha portato avanti una politica espansionistica e colonialistica sia contro i popoli cristiani che i popoli musulmani. Crollato l’Impero, con la prima guerra mondiale, è sempre rimasto uno stato indipendente.

A “Porta a porta” la  sera del 19 Novembre si parlava del 12% dei musulmani residenti in Italia che giustificano gli attentati di Parigi. Sono una minoranza, ma non sono pochi. Preoccupano anche gli 8%  che non si sono voluti pronunciare.

La verità è che il dialogo è possibile quando l’interlocutore non ha subito un indottrinamento  che ne ha fatto un fanatico, un intollerante, anche se non è un terrorista .

Il Presidente Mattarella ha affermato che la cultura è essenziale per la tolleranza e la tenuta della democrazia.

Ma la cultura che l’Europa ha costruito nei secoli sta per diventare ignota agli stessi Europe,alcuni dei quali  quasi se ne vergognano….

Laura Barone

 

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