IN ESTATE NASCE A RAGUSA UN CENTRO INTERCULTURALE

Nascerà a giugno a Ragusa un centro interculturale, un luogo di incontro per scambiare esperienze, arte, cultura e tradizioni.

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Voglio dire…” che intende promuovere il protagonismo dei giovani sul territorio, con particolare attenzione al campo della comunicazione, per la diffusione di valori e modelli positivi di comportamento, di una cultura dell’integrazione, della coscienza civica e della legalità, prevenendo rischi di disagio personale e devianza.

Rossandra Piazzese, coordinatrice dell’Azione sulla Multiculturalità del progetto, spiega il senso di un lavoro in divenire: “E’ in fase di avanzamento la promozione del progetto rivolto ai giovani dai 14 ai 30 anni. Abbiamo già svolto incontri nelle scuole, nelle parrocchie, nelle università e in alcune  associazioni”.

Un primo passo verso la costituzione di gruppi di lavoro che si troveranno ad operare insieme nel nuovo Centro interculturale.

“Si stanno raccogliendo le adesioni – confermano Angelo Milazzo e Valentina Di Stefano, tutor del progetto – che serviranno a formare gruppi di lavoro che, in base al livello di preparazione acquisito, affronteranno varie tematiche. Il progetto è rivolto ed interessa ragazzi di diversa nazionalità. Il centro interculturale rappresenterà lo sbocco naturale del lavoro svolto dai vari gruppi. Lunedì 18 aprile, ad esempio, abbiamo condotto un incontro sull’intercultura con gli studenti della IIC del Liceo Linguistico “Vico” cercando di esplorare i punti di vista ed i pregiudizi dei ragazzi. L’incontro è stato condotto in collaborazione con l’associazione “Terra e popoli”, presieduta da Valentina Ottaviano. Con noi era presente anche Artawazd Mossinyan, un giovane giornalista armeno richiedente asilo che aderisce al progetto Voglio dire…”. 

La bellezza dell’iniziativa risiede nella totale apertura progettuale. “Il Centro – confermano i promotori dell’iniziativa –  non prevede nulla di predefinito perché tutto dovrà nascere dal contatto e dalla conoscenza reciproca. Deve svilupparsi, infatti, la voglia di creare qualcosa insieme. Quello che ci proponiamo è migliorare la conoscenza, la condivisione e promuovere la nascita di originalità e di una rinnovata e consapevole apertura all’altro. La contaminazione culturale sarà il frutto di un lavoro che intende coinvolgere tutta la cittadinanza”.

Ieri pomeriggio nella struttura del progetto SPRAR “Famiglia amica” in via Ungaretti, i ragazzi della parrocchia di San Pier Giuliano Eymard (nella foto) hanno incontrato i referenti del progetto “Voglio dire…” e gli ospiti del centro per richiedenti asilo e rifugiati. Tra le proposte nate dall’incontro con questi giovani, spicca l’idea di realizzare insieme dei murales proprio nel cortile di via Ungaretti in occasione della Festa del rifugiato che verrà organizzata il 20 giugno. 

I prossimi appuntamenti prevedono il 29 aprile al Liceo “Vico” un seminario per gli studenti della IV Liceo Psico pedagogico condotto da Vincenzo La Monica, responsabile Caritas Area immigrazione.

Il 22 maggio il progetto “Voglio dire…” aderisce alla passeggiata della salute Aiad.

 

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