È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IMPARIAMO A USARE IL FRIGORIFERO!
23 Lug 2015 15:01
Il caldo è feroce, e il nostro apparato digerente più esigente del solito nei confronti del cibo: è d’obbligo, quindi, che il cibo portato in tavola sia sempre freschissimo, ben lavato, preparato e conservato, per tenerlo al sicuro da contaminazioni.
L’estate, del resto, è la stagione più a rischio, sia per quanto riguarda le infezioni veicolate dagli alimenti (http://www.ragusaoggi.it/44983-sos-estate-norme-igieniche-per-prevenire-le-infezioni-alimentari), sia per il pericolo di disidratazione o cattiva alimentazione in generale (http://www.ragusaoggi.it/45414-alimentazione-e-idratazione-per-difendersi-dal-caldo).
Il primo passo per prevenire fastidiosi malesseri o rovinarsi una settimana di ferie a seguito di una cena sbagliata, quindi, parte dal frigorifero, elettrodomestico potenzialmente straordinario che ci permette, se utilizzato correttamente, di mantenere la “catena del freddo” e prevenire l’alterazione dei cibi in esso conservati. Le regole da rispettare, in fondo, sono poche, e sempre le stesse, ma si rivelano fondamentali per mantenere le proprietà organolettiche (odore, sapore, aspetto, consistenza) e le caratteristiche nutrizionali (proteine, grassi, carboidrati, vitamine e sali minerali) di ciò che si mangia. Valgono, naturalmente, per gli alimenti “deperibili”, mentre quelli stabili, come pane, pasta e legumi, non necessitano di refrigerazione e possono essere conservati a temperatura ambiente. I prodotti deperibili, invece, sono tutti i prodotti freschi di qualunque genere: verdure, ortaggi, frutta, latticini, carne, pesce, etc. che, oltre a dover essere conservati in frigorifero, si devono consumare entro poco tempo dopo l’acquisto.
Quando si fa la spesa, intanto, occorre sempre controllare la data di scadenza e il tempo di conservazione espresso sull’etichetta con la scritta “Da consumarsi entro …” per i prodotti che effettivamente scadono entro quella data massima, oppure con la scritta “Da consumarsi preferibilmente entro …”, per gli alimenti che possono essere conservati per un periodo più lungo, perdendo sicuramente qualche proprietà organolettica, ma senza che vi sia un reale pericolo nel consumarli. Una volta fatta la spesa, è altrettando importante non interrompere la catena del freddo nella fase di trasporto dal supermercato a casa, munendosi di borse termiche e ghiaccio, e evitando di sbrigare altre commissioni senza aver prima depositato gli alimenti in frigorifero.
Detto ciò, come si sistemano i cibi nel frigorifero? E come si garantisce il suo funzionamento ottimale? In primis, occorre impostare correttamente la temperatura, per mantenerla intorno ai 4 °C sulla mensola centrale. Il frigorifero deve essere posto lontano da fonti di calore, aperto solo all’occorrenza e richiuso in tempi brevi. L’uso di un normale termometro sui diversi ripiani e scomparti potrebbe rivelarsi utile per verificarne l’efficienza e regolarne la potenza. Ogni zona, infatti, mantiene temperature diverse. Dipende sicuramente dal modello, ma di solito il punto più freddo è la mensola più bassa, quella sopra il cassetto per le verdure (circa + 2 °C), mentre la parte meno fredda è lo sportello. È sempre opportuno, comunque, verficare il libretto delle istruzioni del proprio modello.
Come anticipato, non bisogna conservare gli alimenti oltre la loro data di scadenza, nemmeno in frigo! L’ideale sarebbe, inoltre, conoscere la temperatura di conservazione di ciascuna tipologia. In generale, carne e pesce devono essere riposti nella parte più fredda; inoltre, il pesce deve essere ben eviscerato e lavato, e consumato entro 24 ore, mentre la carne ha tempi di conservazione diversi a seconda del taglio (24 ore se macinata, 48 ore se di pollo o tacchino, 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere). Uova, formaggi, yogurt, dolci a base di creme o panna e i prodotti da conservare in frigo dopo l’apertura possono essere riposti nella parte centrale o, nel caso di latte e uova, anche nello sportello, mentre nella zona a temperatura maggiore (di solito il cassetto nella parte bassa) si conservano bene frutta e verdure, danneggiate invece da temperature troppo basse. I punti meno freddi del frigorifero, in alto e nello sportello, sono destinati ai prodotti che necessitano solo di una leggera refrigerazione, come bibite, vino e burro.
Alcuni alimenti, invece, non avrebbero bisogno di essere refrigerati, e potrebbero esserne danneggiati: è il caso di frutta esotica, agrumi (che il freddo può far diventare amari), pomodori, zucchine, cetrioli, fagiolini, pane (che diventa raffermo più velocemente con le basse temperature), e frutta e verdura ancora acerbe. Sulle uova ci sono pareri contrastanti, ma in estate è sicuramente meglio tenerle al fresco.
Altra regola fondamentale prevede di non riporre in frigorifero gli alimenti caldi, per evitare condense e bruschi innalzamenti di temperatura al suo interno; occorre, dunque, aspettare che raffreddino. Un’attenzione poco seguita, ma in realtà molto pericolosa, è quella delle contaminazioni crociate: è bene separare gli alimenti crudi da quelli cotti o pronti per essere consumati, per evitare che microrganismi eventualmente presenti nei primi vengano trasferiti ad altri, che non subiranno alcun trattamento termico prima del consumo, favorendo quindi una rapida e pericolosa moltiplicazione batterica.
Ancora, bisogna assicurarsi di conservare gli alimenti in contenitori puliti e con il coperchio, oppure nelle confezioni originali ben chiuse. Prima di chiudere un contenitore, inoltre, è meglio attendere il raffreddamento del contenuto, per evitare che il vapore si condensi sul coperchio e cada quindi sul cibo.
È importante anche non sovraccaricare il frigo, perché l’aria fredda deve poter circolare intorno ai cibi. La pulizia del frigorifero, infine, è fondamentale, ma non per questo complicata: si possono utilizzare prodotti specifici, ma acqua e bicarbonato o acqua e aceto vanno altrettanto bene. Occorre prevenire la fomazione di accumuli di ghiaccio sulle pareti, per garantire funzionamento e mantenimento della temperatura di refrigerazione.
È bene ricordare che il frigorifero, come anche il congelatore, non elimina o uccide i microrganismi eventualmente presenti nel cibo, ma ne arresta la crescita. In ogni caso, è bene non consumare mai cibi scaduti o sospetti.
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