IL TURISMO E I BAGNI PUBBLICI A IBLA

“Altro che turismo. Siamo ancora all’anno zero. E ci resto davvero male quando la nostra città fa queste magre figure”. Lo dice la consigliera comunale indipendente Elisa Marino dopo avere assistito, ieri pomeriggio, all’odissea, perché solo così si può definire, di un gruppo di giovani studenti francesi che, in visita a Ibla, hanno chiesto di potere espletare, com’è normale che succeda, dei bisogni fisiologici. “In un primo momento – afferma la consigliera – ho provato ad indirizzarli in via Pietro Novelli dove, però, si è materializzata la spiacevole sorpresa della chiusura dei bagni pubblici che, per intenderci, si trovano proprio di fronte all’ingresso del teatro Donnafugata. Ho chiesto loro, quindi, di resistere e di fare un altro poco di strada sino ad arrivare all’ingresso dei Giardini iblei, dalla parte nuova. Qui i bagni erano aperti. Ma forse sarebbe stato meglio trovarli chiusi. Perché la loro condizione è assolutamente indescrivibile. Così come mi hanno denunciato alcune studentesse francesi che, a malincuore, si sono trovate costrette, per necessità, ad utilizzare i suddetti servizi. Ma come, Ibla, che dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della nostra città, dal punto di vista turistico, si presenta con i bagni in queste condizioni? Ma stiamo scherzando? Perché nessuno si preoccupa di fare qualcosa? L’Amministrazione comunale continua a tergiversare su queste problematiche che sono di primaria importanza. Perché non riaprire i bagni pubblici di via Pietro Novelli? Era ovvio che, durante la Settimana santa, il numero dei visitatori fosse in costante aumento. Ed è fondamentale fornire servizi all’altezza della situazione. Circostanza prioritaria per una città che vuole fregiarsi della nomea di centro turistico. Così, però, i turisti li facciamo scappare”.

 

 

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