IL TEMA DELLE PENSIONI ALLA FESTA DI LIBERETÀ CHE SI È CHIUSA IERI A ISPICA

 

Sul tema delle pensioni (Ieri…Oggi…Domani?) si è chiusa la settima edizione della Festa provinciale di LiberEtà che quest’anno si è tenuta a Ispica.

II temi legati alla riforma delle pensioni, e in particolare a quella Fornero, sono stati fortemente stigmatizzati dai partecipanti al dibattito anche se positivo è il bilancio delle ripresa dei rapporti con i Governo.

Roberta Malavasi, segretaria generale della Spi Cgil di Ragusa, che ha coordinato i lavori, Nicola Mollica, responsabile del Dipartimento previdenza dello Spi – Cgil di Messina, e infine Sergio Perino, segretario nazionale dello Spi Cgil, hanno più volte rimarcato, nei loro interventi, come le riforme hanno determinato profonde ingiustizie nel tessuto sociale della Nazione a svantaggio delle categorie più deboli come gli anziani che pagano un prezzo più alto a motivo di un’assistenza sanitaria il più delle volte a pagamento.

E’ stato evidenziato che dopo la mobilitazione unitaria del 2 aprile e la manifestazione del 19 maggio a Roma, si è aperto il tavolo con il governo sulle pensioni.

Dopo quattro mesi di confronto, il 28 settembre scorso è stato sottoscritto, dai sindacati, un protocollo d’intesa che in qualche modo recupera il terreno perduto. I risultato ottenuti, ma bisognerà aspettare i provvedimenti di merito sulle scelte concordate sono:

Niente tasse per chi ha un reddito fino a 8.125 euro l’anno che non le pagherà più, né quelle nazionali né quelle locali. In questo  modo la cosiddetta “no tax area” viene definitivamente equiparata a quella dei lavoratori dipendenti. Più soldi alle 14esime. Saranno aumentate del 30 per cento per chi ha un reddito mensile fino a 750 euro. Sono interessati circa 2,1 milioni di pensionati. Le riceveranno per la prima volta anche tutti quelli che hanno un reddito mensile fino a 1.000 euro. In questo caso gli interessati sono circa 1,2 milioni di pensionati. Dal 2019 si ritorna al meccanismo di rivalutazione delle pensioni antecedente a quello Monti-Fornero che consente una maggiore tutela del potere d’acquisto.

Le novità per i pensionandi riguardano: le ricongiunzioni gratuite. Non si pagherà più la riunificazione dei contributi versati in diverse gestioni previdenziali. Lavori usuranti. Cambia la legge vigente. Ci saranno meno vincoli per l’accesso alla pensione e l’eliminazione della finestra mobile e dell’attesa di vita.

Lavoratori precoci. Cancellate le penalizzazioni per l’accesso alla pensione prima dei 62 anni.

Inoltre i lavoratori che hanno 12 mesi di contributi anche non continuativi prima del compimento dei 19 anni che sono disoccupati senza ammortizzatori sociali, in condizione di salute che determinano una disabilità e occupati in alcune attività particolar- mente gravose potranno andare in pensione con 41 anni di contributi.

APE sociale: con l’anticipo pensionistico agevolato chi ha 63 anni potrà andare in pensione 3 anni e 7 mesi prima. I costi saranno coperti dallo Stato attraverso specifiche detrazioni fiscali.

Giudizio negativo del sindacato è stato espresso sull’ APE volontaria che ha invece costi molti alti per i lavoratori. Anche il pubblico presente ha partecipato al dibattito ponendo domande e riflessioni ai relatori.

La serata si è conclusa con un bel concerto del gruppo musicale “Mode” con Antonio Modica, Claudia D’Angelo, Lucio D’Angelo e Stefano Ruscica.

“Sono molto soddisfatta del bilancio della Festa di LiberEtà perché, commenta Roberta Malavasi, oltre ai momenti di intrattenimento ed enogastronomici abbiamo parlato e affrontato temi molto attuali e seri come la Riforma Costituzionale e le Pensioni. Ho registrato molto interesse per l’iniziativa che ha visto la presenza di numerose leghe dello Spi provenienti da ogni centro della provincia e di fuori provincia; questo decreta il successo della manifestazione che ha visto Ispica centro ideale e aperto nell’ospitarci”.

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