IL TEATRO DELLA CONCORDIA DI RAGUSA .IL TEATRO CHE NON C’E’ E IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Il restauro di un teatro antico come il Teatro Comunale Della Concordia di Ragusa pone il problema del recupero della memoria e storia di un popolo, essendo questo testimonianza della storia di Ragusa sin da 1840. Dopo lunghe vicissitudini, da teatro di privati e a teatro comunale e quindi di proprietà del Comune, acquisito attualmente dal 2012 del Comune di Ragusa, rimane ancora chiuso e non restaurato.

 L’Amministrazione Comunale non lo include nella storica Legge su Ibla, preferendo il sociale al culturale. E’ una vergogna! La cultura come al solito oltre a lottare contro i tagli, lotta contro l’incuria.

L’articolo apparso ieri su ragusa oggi su quel cittadino che cura il bene culturale della propria cittadina, che l’autore del testo definisce un eroe pone il problema del senso civico del cittadino . L’incuria è un brutto male e crediamo che bisogna lottare contro questa, contro la tendenza a calpesta la cultura. a non considerare un bene della città.

Il caso del Concordia, che è diventato una problematica nazionale, pone inevitabilmente il recupero della memoria , della storia di una città. L’Amministrazione Comunale, che è rappresentata dal M5S a Ragusa, sposta il problema alle alternative, ma esclude il Teatro della Concordia dalle voci sulla Legge su Ibla,  adducendo a motivi economici il suo non restauro. Facciamo presente che i ragusani sanno bene che cosa sia la non volontà politica di un Ente avendola vissuta sulla pelle dei cittadini, e che quando una voce si esclude da una Legge che permetterebbe il restauro del Bene, si capisce che è la volontà che manca, dal momento che il Progetto è alla fase esecutiva, alla gara d’appalto, e quindi alla fase finale. Necessitano solo euro 900 mila al suo completamento. 

Se si sono spostati euro 500 mila dal culturale al sociale , se si reputano più interessanti interventi economici su altre voci, non vediamo dove sia il problema. Le economie mancano? O la volontà manca? O tutto ciò che di buono c’è stato si deve eliminare? O il nuovo è meglio del vecchio, e ,poichè i tir non possono entrare nel Centro Storico per gli spettacoli, facciamo belle strade grandi asfalttate e distruggiamo quelle strette del centro storico, e lasciamo il centro nel degrado? In somma, a che giuoco giochiamo? Al gioco delle tre carte?

I Ragusani vogliono il Teatro Comunale della Concordia, appartiene alla città.

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