Diventa unico il reparto di infettivologia che, di fatto, si concentra interamente all’ospedale Maggiore-Nino Baglieri di Modica. A Ragusa il reparto viene ristrutturato con servizi day-hospital ed ambulatoriali con beneficio per i reparto di oncologia e di urologia che incamerano i posti letto lasciati dall’infettivologia. La decisione dell’Asp di Ragusa non sta passando inosservata. L’intervento […]
IL TAR DI CATANIA RIGETTA IL SECONDO RICORSO DELLA GEOAMBIENTE
07 Dic 2012 15:32
Finito il tempo delle reciproche accuse a mezzo comunicati stampa, lo scontro tra il Comune di Pozzallo e la Geoambiente, ditta che, ancora oggi, gestisce il servizio di raccolta rifiuti, si è spostato nelle aule del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania. Dopo che i giudici avevano respinto la richiesta di sospensiva formulata dai legali dell’azienda di Belpasso, il ricorso, con riferimento alla rescissione del contratto per colpa, deciso unilateralmente dal Comune, è stato discusso nel merito lo scorso 5 dicembre. La sentenza dovrebbe essere pubblicata fra qualche giorno. Intanto il Tar ha rigettato il secondo ricorso presentato dalla Geoambiente, avverso l’aggiudicazione del servizio da parte del Comune alla Dusty di Catania, perché, dopo aver chiamato in causa la Dusty, la Geomabiente non ha provveduto a notificare alla stessa, il contenuto del primo ricorso, con il quale, per l’appunto, si contesta la validità della delibera di rescissione del contratto adottata da Palazzo “La Pira”. Adempimento che i giudici del Tar di Catania hanno ritenuto determinante. Amministratori, cittadini e lavoratori ecologici, a questo punto, aspettano con un certo ottimismo la chiusura della parentesi con la Geoambiente. La città è sporca. Interi quartieri non vengono puliti da mesi. Il servizio arranca tra mille difficoltà. I netturbini, oltre ad essere costretti a lavorare in condizioni di gravi e insostenibili difficoltà operative, sono creditori di cinque mensilità. “Non vediamo l’ora – dicono – che si insedi la nuova ditta e che si metta la parola fine alla situazione nella quale siamo precipitati. La pazienza ha un limite. Abbiamo atteso, come era giusto, i tempi necessari perché il Tar si pronunciasse sul contenzioso scoppiato tra Comune e Geoambiente, ma non siamo più disposti a tollerare oltre una situazione che ha assunto ormai i contorni della disperazione”.
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