Il Taijiquan diventa patrimonio dell’Unesco, il Maestro Migliorisi: “Una disciplina che ci perfeziona”

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha inserito l’arte marziale cinese del taijiquan nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. La decisione è stata annunciata durante la riunione online del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale tenutasi dal 14 al 19 dicembre a Kingston, capitale della Giamaica.

Il Taijiquan patrimonio dell’Unesco:  il tanto atteso riconoscimento, che nasce come proposta presentata all’ UNESCO nel 2008, il 17 dicembre 2020 diviene ufficiale. Questo riconoscimento molto importante darà maggiore visibilità e diffusione al Taijiquan, una disciplina speciale che può essere praticata da tutti, giovani e adulti.

Una disciplina che contiene in sé la filosofia e la cultura tradizionale del popolo cinese, le teorie della medicina cinese, e le caratteristiche di un’arte marziale originale e “vera” che si tramanda da generazione in generazione.
Il Taijiquan (conosciuto con il nome di Taichi) rappresenta in sé una espressione dai più volti, è una disciplina utile alla postura e alla rieducazione funzionale e al movimento, anche riabilitativo. Negli ultimi anni si rivela una pratica utile e migliorativa nelle malattie neurodegenerative.

Il Taijiquan è anche una speciale arte marziale, difatti il suo approccio e il progressivo lavoro di apprendimento inizia dal suo interno (lavoro introspettivo), connettendo mente e spirito ai processi fisiologici e al movimento. Questa funzione è spesso apprezzata nei luoghi alta densità di lavoro usurante, per ricaricare le energie mentali e tenere bassi i livelli di stress.
Il Taijiquan viene praticato dai giovani come arte marziale e contribuisce ad acquisire una maggiore sicurezza in sé e a gestire in maniera ottimale le emozioni, e come sport per gareggiare nelle forme (Taolu) e nei combattimenti (Sanda).

Affidarsi ad un buon insegnante specializzato di Taijiquan è la garanzia per praticare in modo serio ed equilibrato:  chi insegna per professione deve trasmettere agli allievi la capacità di avere pazienza negli studi, se si vogliono ottenere dei risultati concreti.
In Italia ci sono molte Scuole di Taijiquan che si occupano della diffusione di quest’arte. Nel panorama Nazionale ed Internazionale una importantissima Scuola è l’ITKA “International Taijiquan Kung Fu Association” la Scuola fondata dal  M° G. Pace e rappresentata dalla famosa Commissione Tecnica dei Maestri  D. Migliorisi, M. Padalino, G. Scavo, L. Vida, G. Michele, A. Tanturli, D. Romeo. Estensione ITKA a Ragusa è  la storica e pioniera Scuola Arti d’Oriente asd, diretta dal Maestro Davide Migliorisi.
Altra conquista, oltre al riconoscimento UNESCO da parte del Taijiquan è l’entrata ufficiale nei Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2026, in considerazione del fatto che ancora il Wushu (arte marziale cinese) non aveva riconoscimenti sportivi importanti a livello Olimpionico.

Il Wushu Nazionale Italiano e il settore capofila del Taijiquan in Italia è rappresentato sportivamente dalla dsa FIWUK “Federazione Italiana Wushu Kung Fu” unica Federazione di riferimento agonistico direttamente collegata alla E.W.F. e all’I.W.F. A Ragusa presente con la delegazione provinciale.

“Il Taijiquan stile Chen è una disciplina speciale, è una arte che ci perfeziona e non può dividersi da tutto ciò che ci circonda, neanche dal pensiero…. Da molti anni rappresenta il mio modo di vivere, lo trasmetto a tutti quelli che mi conoscono e in tutti gli ambiti. Lo insegno nella Scuola che ho fondato agli allievi che desiderano studiare seriamente e con sincerità”, dichiara il Maestro Davide Migliorisi, direttore della prestigiosa e pionieristica scuola ragusana “Arti D’oriente asd.

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