IL SINDACO INTERROGATO IL 18 LUGLIO

Il Primo Cittadino di Scicli dovrà sottoporsi, il prossimo 18 luglio, ad un lungo interrogatorio presso la Sezione Controllo della Corte dei Conti a Palermo. Il Giudice contabile contesta in pratica a Susino ed alla sua nuova Giunta, frutto del memorabile ribaltone di dicembre, e del sostegno del Partito Democratico, una lunga inattività di sette mesi in materia di riequilibrio dei conti dell’Ente, finendo quindi per adombrare il temuto dissesto.

Dopo l’avvenuto Commissariamento di Susino ad opera della Regione per la mancata predisposizione del nuovo Piano Regolatore di Scicli; dopo l’ennesima proroga diretta del Servizio di raccolta dei RSU per tutto l’anno 2014 alla stessa Ditta senza aver predisposto il relativo bando pubblico; dopo il conclamato fallimento del nuovo (ma vecchio ab origine) modello di organizzazione dei settori e dei servizi; dopo la bufera in seno al Corpo dei Vigili Urbani (di cui Susino stesso è Assessore); ecco l’ultima (speriamo sia davvero l’ultima) “stangata” per la Città: l’ordinanza n. 140 della Sezione di Controllo della Corte dei Conti recapitata a Susino nella mattinata del 07 luglio u.s.

Un papello lungo dieci pagine dal quale emerge la chiara consapevolezza, da parte della Corte dei Conti, della situazione di profondo coma in cui versa la Giunta in materia di risanamento dei conti del Comune di Scicli.  

Anzi. C’è di più. C’è dell’altro.

Nel maggio la famosa interlocuzione romana (romanesca diremmo) da parte di un assessore sembra abbia portato ad un ulteriore aggravamento dello scenario contabile: una serie di comunicazioni fatte da alcuni funzionari del Comune stesso al MEF hanno rappresentato un ulteriore aumento delle criticità finanziarie nel medio termine (ulteriori debiti fuori bilancio, aumento del contenzioso non gestito e scarsamente gestibile dall’esito incerto, costi del personale fuori controllo ecc. ).

A noi tutti, a questo punto, sembrano chiare due cose solamente: primo, che siamo alla svolta decisiva in tema di stabilità finanziaria dell’Ente. Seconda, che né siamo e né possiamo sentirci responsabili dell’attuale e della futura gestione contabile delle casse sciclitane: lo affermiamo adesso dopo averlo più volte detto nelle opportune sedi istituzionali.

Adesso, con animo sereno ma preoccupato per le sorti della nostra Scicli attendiamo che gli “azzeccagarbugli” di Susino ed il Partito Democratico, con lo stesso impegno profuso per “inclinare la barca” si adoperino a rimetterla a galla. Ma subito.

 

 

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