IL RISCHIO IDRO-GEOLOGICO E L’EDIFICABILITÀ’ DI VIA TRANI A MODICA: I CITTADINI HANNO BISOGNO DI CHIARIMENTI

I Consiglieri Comunali di Modica Antonino Cerruto e Vito D’Antona tornano a sottoporre all’attenzione del Sindaco Buscema l’importanza del rischio idro-geologico e dell’edificabilità nel tratto prossimo alla zona di intersezione tra la Via Trani e la via Nazionale interessato dall’alveo di un corso d’acqua il quale rappresenterebbe l’unica canalizzazione che consente lo smaltimento delle acque piovane di una larga parte del quartiere Sacro Cuore, acque che immettendosi nell’alveo defluiscono verso Modica Bassa.

 

Nel sito in questione, da parte di privati, è stata fatta richiesta di realizzare alcuni edifici costituiti da diversi appartamenti, la cui esecuzione potrebbe interferire con l’attuale deflusso e convogliamento delle acqua: risulta dunque necessario provvedere alla tutela e, se necessario, anche ad un eventuale progetto di migliore sistemazione delle opere di canalizzazione, al fine di rendere sempre più sicuro lo smaltimento delle acque, evitando possibili danni alle persone e alle cose, in caso di abbondanti precipitazioni. 

Lo scorso 25 agosto durante una seduta del Consiglio Comunale l’Assessore all’Urbanistica, in risposta alla predetta interrogazione, condividendo le preoccupazioni espresse dai consiglieri, comunicava che la situazione, con particolare riferimento al progetto di edificazione dei privati era sottoposta ad una particolare attenzione da parte dell’ufficio, il quale aveva già chiesto una apposita perizia idro-geologica, e che degli sviluppi della pratica sarebbero stati informati i consiglieri.

Tra le altre cose lunedì 30 gennaio si è tenuta una riunione al Comune con la partecipazione degli amministratori e dei tecnici dei privati, dalla quale pare sia scaturita la possibilità di proseguire positivamente verso la realizzazione del citato progetto; tuttavia appare necessario nell’interesse pubblico e in particolare per la sicurezza dei cittadini, prima di qualunque decisione definitiva sul progetto, la verifica, mediante un espresso parere ad organismi pubblici, quale può essere il Genio Civile o gli Uffici della Protezione Civile, o, ancora l’Ispettorato Forestale, sulla compatibilità del progetto privato con la situazione idro-geologica della zona.

I cittadini hanno più volte espresso preoccupazione in merito al progetto: è importante dunque, secondo Cerruto e D’Antona che l’Amministrazione Comunale li informi riguardo l’iter progettuale relativo all’edificazione nella zona in argomento e che, prima di qualunque decisione, si doti di un espresso parere degli enti pubblici competenti sulla compatibilità del progetto privato con l’assetto idro-geologico della zona. Nel caso in cui non lo si ritenesse necessario è giusto però che s’intervenga per migliorare l’assetto idro-geologico della zona per permettere un più agevole deflusso delle acque piovane.

L’Amministrazione dovrebbe poi valutare la possibilità di dare disposizioni agli uffici che in presenza di progetti da realizzare in siti particolari si chiedano pareri agli organi competenti per materia. Del rischio di questa zona si dovrà infine discutere alla prossima riunione del Consiglio. 

 

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