IL RISCHIO DI PERDERE FINANZIAMENTI PUBBLICI DEV’ESSERE SVENTATO

Il rischio di una revoca del finanziamento pubblico per il project financing della Ragusa-Catania all’esame del comitato ristretto della Ragusa-Catania presieduto dal presidente della Provincia Franco Antoci.

Alla presenza dei sindaci Nello Dipasquale e Pino Lia, del presidente della Camera di Commercio di Ragusa Giuseppe Cascone, del segretario della Uil Giorgio Bandiera, dei rappresentanti delle associazioni datoriali Salvo Ingallinera e Roberto Sica e di Sebastiano Gurrieri è stato esaminato lo stato delle procedure per l’individuazione del concessionario che dovrà realizzare l’importante infrastruttura e di verificare le voci allarmistiche nelle sedi competenti circa una possibile revoca del finanziamento regionale di 220 milioni in quota alla componente pubblica.

Il presidente Antoci ha informato il comitato che, da un’interlocuzione col direttore generale dell’assessorato regionale alla Mobilità Vincenzo Falgares, ha avuto notizia di una lettera del governatore Lombardo all’Anas relativamente alla revoca nei confronti del Cas (Consorzio Autostradale Siciliano) di gestione della rete autostradale siciliana nella quale si paventava il blocco dei trasferimenti regionali all’Anas. Proprio su questa ventilata minaccia di revoca dei finanziamenti regionali all’Anas si innesca il dubbio anche del finanziamento di parte pubblica per il project financing della Ragusa-Catania.

Da qui l’esigenza del comitato di avere un’interlocuzione col ministero delle Infrastrutture e la richiesta di un incontro immediato col sottosegretario Giuseppe Reina che ha seguito sempre l’iter della Ragusa-Catania per verificare se l’iter procedurale prosegue regolarmente o si registrano degli intoppi per l’individuazione del concessionario. Ricevuto questo mandato dal comitato ristretto, il presidente Franco Antoci si è tempestivamente attivato ed ha chiesto ed ottenuto un incontro col sottosegretario Giuseppe Reina per giovedì 11 novembre a Roma. Reina convocherà i vertici dell’Anas e verificare così, insieme ai componenti del comitato ristretto, se il percorso per l’individuazione del concessionario è viziato o meno da qualche intoppo di ordine burocratico. (lc.)

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