Il rapimento del diciassettenne a Vittoria. Gli inquirenti convocano il giovane

Gli inquirenti lo hanno sentito nuovamente. Il giovane diciassettenne, rapito il 25 settembre scorso a Vittoria e rilasciato dopo 24 ore, è tornato nuovamente in commissariato. La Polizia, che conduce le indagini su delega della Procura, ha convocato il giovane negli uffici di via Emanuela Loi: un colloquio breve, servito a puntualizzare e a definire i contorni dell’accaduto. Il ragazzo ha risposto alle domande, fornendo ulteriori particolari sulle vicende di quella triste giornata che lo ha visto purtroppo protagonista.

Sono passati dieci giorni dal giorno del rapimento e la situazione a Vittoria sembra tornata alla normalità. Le indagini vanno avanti nel più assoluto riserbo. Nessuna notizia trapela dagli organi inquirenti.

La vicenda del rapimento ha scosso la città, che ora chiede di sapere cosa sta accadendo. Anche il sindaco, Francesco Aiello, che da tempo chiede maggiori controlli e un rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine, chiede che si faccia chiarezza su questo episodio e che la città possa sapere e capire cosa sta veramente accadendo e quali siano i nuovi orizzonti della criminalità a Vittoria.

Intanto, cresce in città il senso di insicurezza e di paura. Le strade non sono più sicure e più d’uno lamenta il fatto di avere avuto degli incontri poco piacevoli, degli approcci sopra le righe, dei tentativi di rapina. Nei giorni scorsi, alcuni giovani avevano preso di mira tre vetture in piazza del Popolo. Poi avevano rivolto le proprie attenzioni a un furgone parcheggiato nella zona. Il furgone era stato già aperto e si stava cercando di agire sul quadro di accensione.

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