IL RANDAGISMO A SCICLI

Obiettivi.  Con il presente documento si intende porre una prima base per la discussione ragionata della tematica del rapporto fra la Città, i Cittadini e gli animali domestici, in particolare con l‘intento di affrontare la problematica del randagismo e degli abbandoni, individuando nella riunione degli  stakeholders lo strumento principale finalizzato all’approfondimento e alla strutturazione della filiera che sia in grado di affrontarne i punti critici e di fornire spunti preziosi per soluzioni sostenibili. Di ciascun punto critico viene evidenziato il soggetto responsabile e vengono indicate le azioni da svolgere per il superamento, tenendo conto che in alcuni casi occorrerà esercitare azioni verso soggetti esterni all’ambito comunale.

Breve introduzione e proposta metodologica. L’argomento noto come “randagismo” fa parte di una tematica molto ampia che attiene i rapporti che le singole persone e la cittadinanza intrattengono con gli animali. Tali rapporti trovano le proprie radici sia nelle norme, statali e regionali o regolamenti comunali, sia nella capacità di fare rispettare tali leggi e regolamenti, sia nelle abitudini e nei comportamenti dei possessori degli animali. Quanto meno, è possibile dividere la tematica in tre aree.

La prima consiste nella strutturazione della filiera deputata all’intervento di recupero degli animali deceduti, alla cattura e alla cura di quelli incidentati, randagi o vagabondi, socializzati o mordaci che siano.

La seconda affronta i più complessi aspetti della prevenzione dell’abbandono, ovvero del rapporto fra l’animale e il proprietario (formazione, ecc).

Una terza tematica riguarda la reintroduzione dell’animale nella società secondo criteri improntati alla sostenibilità economica e alla prevenzione di nuovi abbandoni. A sua volta essa può suddividersi in due parti: una tratta modalità di reintroduzione adatte per animali socievoli (adozione, anche attraverso l’invio degli animali in canili in grado di svolgere efficacemente questo lavoro, eventualmente ubicati al di fuori del territorio regionale). L’altra affronta i casi più complessi ovvero di animali che necessitano di interventi rieducativi.

Un quarto argomento potrebbe essere infine ravvisato nell’opportunità di regolamentare la presenza dei cani in spiaggia, visto l’approssimarsi della stagione estiva.

In conclusione, si propone un incontro a breve fra gli stakeholder che tratti la prima tematica e inoltre prenda in esame la modalità di reintroduzione dei cani socievoli e la redazione di una bozza per regolamentare la  presenza dei cani sulla spiaggia, individuando i provvedimenti conseguenziali. Il risultato del lavoro svolto verrà messo a disposizione dell’Amministrazione di Scicli e di coloro che vorranno seguirne l’iter fino a compimento.

 

Strutturazione della filiera deputata all’intervento di recupero e di cattura

 

1.        Carcassa di piccolo animale (cane, gatto)

2.        Cane ferito

3.        Cane randagio

4.        Cane mordace

 

1.         Carcassa di animale

1.1     Chi l’avvista chiama i VV.UU.

1.2     VV.UU. verificano la presenza del microchip

1.3     Se provvisto, i VVUU si collegano con l‘anagrafe canina e informano il proprietario

1.4     Il proprietario deve prelevare il carcassa [1]e seppellirla o smaltirla mediante l’inceneritore di Sr[2][3]

1.5     Se l’animale non ha il microchip i VVUU chiamano il Canile Convenzionato[4]

1.6     Il Canile Convenzionato avvia la carcassa allo smaltimento

 

2.        Cane ferito

2.1     Chi lo avvista o chi investe chiama i VV.UU., ma anche CC, Ufficio Randagismo

2.2     VV.UU. verificano la presenza del microchip

2.3      Se il cane è provvisto i VVUU si collegano con l‘anagrafe canina e informano il proprietario, che lo preleverà

2.4     Se il cane non è provvisto di microchip i VVUU chiamano l’Ufficio Randagismo del Comune, che allerterà l’ASP Veterinaria (h24) e contemporaneamente il Canile Convenzionato[5] [6]

2.5     In base alla relazione il cane viene avviato al Canile o all’Ambulatorio Veterinario Convenzionato per l’intervento[7]

2.6     Dopo l’intervento il cane viene avviato al Canile Convenzionato

2.7     Il Canile rilascerà il cane nell’area dove esso viveva, se non malato e non pericoloso

 

3.        Cane randagio e socializzato (casi di Italo, Ettore)

3.1     Chi lo avvista chiama i VV.UU.

3.2    VV.UU. verificano la presenza del microchip

3.3     Se il cane è provvisto i VVUU si collegano con l‘anagrafe canina e informano il proprietario

3.4     Se il proprietario non ha provveduto alla denuncia di smarrimento nei termini (36 h) va multato

3.5     Se il cane è socievole i VVUU urbani lo lasciano sul posto e inviano una relazione all’Ufficio Randagismo Comunale

3.6     L’Ufficio Randagismo autorizza il soggetto[8] preposto ad effettuare microchippatura, sterilizzazione e reimmissione sul posto[9], purché ci sia un “detentore”[10]

3.7     Se non sussiste un detentore il cane viene avviato al Canile Convenzionato[11]

 

4.        Cane mordace

4.1     Chi lo avvista chiama i VVUU

4.2     I VVUU tentano di verificare la presenza del microchip

4.3     Se riescono e il cane è provvisto rintracciano il proprietario attraverso l’anagrafe canina

4.4     Il proprietario va multato

4.5     Se non riescono a leggere il microchip o il cane ne è sprovvisto, i VVUU allertano l’ASP e il Canile Convenzionato

 

PUNTI CRITICI E AZIONI da parte dell’Ente Preposto (Comune di Scicli)

Comune di Modica: il Canile Sanitario ceda i posti dovuti a Scicli (il CS è luogo dal quale il cane deve uscire entro 28 giorni).

ASP: fare il punto sulla tematica del Servizio Veterinario.

Gara per l’affidamento del Canile Rifugio (nel quale il cane che lo necessiti deve essere preparato per l’affidamento), prevedendo che l’affidatario possa intervenire direttamente nei momenti di chiusura degli Uffici (ASP, Comune), purché dotato di idoneo veicolo (che potrebbe essere messo a disposizione dal Comune)

Mettere a punto di meccanismi premiali per Canili con alto tasso di adozione (previa verifica dei risultati dell’adozione stessa)

Verificare se le Associazioni Animaliste sono disponibili a dotarsi di stalli temporanei

Albo dei volontari per affidamento temporaneo (15-20 giorni) a spese del Comune (2€/d), ma con corresponsabilità del Canile Convenzionato

Verificare la convenienza dell’acquisto di un inceneritore per le carcasse

Azione dimostrativa: adozione di Matriarca, la cagna del branco del Pisciotto, oggi adottabile, ma tenuta in canile a spese della collettività.

 


[1] Nell’attesa del proprietario il Canile Convenzionato custodisce il corpo, o il Veterinario se ha la cella refrigerata

[2] Il costo è di circa 400 euro per smaltimento

[3] Il Comune o un soggetto privato può dotarsi di apposita attrezzatura ed eventualmente dare luogo ad un servizio per altri Comuni. Verificare il destino delle ceneri residuate dall’inceneritore.

[4] L’unico soggetto abilitato a intervenire sul corpo

[5]  Vedi nota 4

[6] Verificare giorni e orario di funzionamento ASP Veterinaria, in caso di indisponibilità occorrerà convenzione con Veterinario

[7] Questo vuol dire che la relazione è redatta dal Veterinario seduta stante

[8] L’ambulatorio veterinario pubblico

[9] Questi movimenti vengono effettuati da una Associazione di Volontariato o dal Comune, mediante veicolo attrezzato

[10] Identificare chi ha il compito di individuare il “detentore”

[11] I tempi della procedura vanno resi minimi quando si tratta di cagna in calore

 

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