Il ragusano Nello Aprile eletto consigliere nazionale di Confcooperative Sanità

C’è anche il ragusano Nello Aprile tra i consiglieri nazionali di Confcooperative Sanità. Aprile, vicepresidente di Confcooperative Ragusa, era stato prima eletto consigliere della federazione Sanità della Sicilia. Nell’assemblea di Roma, è inoltre arrivato l’ulteriore prestigioso incarico. “Sono molto soddisfatto – sottolinea Aprile – perché ci sarà la possibilità di portare sulla ribalta nazionale anche le problematiche del nostro territorio. Continueremo a operare come sempre abbiamo fatto, con la consapevolezza che solo garantendo la sinergia al sistema delle cooperative si riusciranno a portare avanti risultati utili per tutti”. Nel contesto dell’assemblea romana, tra l’altro, sono emersi spunti molto interessanti come il fatto che “nel 2021 metà delle famiglie italiane ha rinunciato a prestazioni sanitarie e cure per problemi economici, indisponibilità del servizio e inadeguatezza dell’offerta. E nel 13,9% dei casi le rinunce sono state rilevanti”. Come dire, insomma, che si cura solo chi può pagare.

I due anni e mezzo di Covid hanno aggravato un processo già evidente, ma peggiorato dalla condizione di povertà in cui versano 10 milioni di italiani, tra povertà assoluta e relativa. Sono numeri che tracciano in modo drammatico la mappa della diseguaglianza esistente nel Paese. “Come cittadini e come cooperatori – chiarisce Aprile riprendendo le indicazioni del presidente nazionale di Confcooperative Sanità, Giuseppe Milanese – non vogliamo una sanità solo per chi se la può permettere. Le cooperative, in via sussidiaria, possono indicare una terza via creando un articolato sistema multiprofessionale sul territorio grazie al network di medici, farmacisti, professionisti della salute e mutue sanitarie”. A Nello Aprile arrivano gli auguri di buon lavoro da parte del presidente territoriale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino. “Sono certo – chiarisce quest’ultimo – che si tratta della persona giusta al posto giusto. Il suo potrà rappresentare un valore aggiunto non da poco in un momento storico in cui è necessario rivedere gli asset della Sanità per fornire slancio a quello che è un sistema da cui nessuno si può sottrarre e che, per questo motivo, deve funzionare nella maniera più efficiente possibile”. 

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